Lo spagnolo del Milan si lascia sfuggire il pallone contro il Sassuolo e agli emiliani viene assegnato un gol fantasma. L'iberico è in compagnia: in stagione giornate nere per Handanovic, Padelli, De Sanctis
Portieri e papere, un binomio sempre più stretto. Le ultime giornate del campionato di Serie A hanno regalato una sequenza di prodezze alla rovescia dei numeri 1. Gli errori colossali degli estremi difensori sembrano ormai la norma, a giudicare dal trend primaverile. La topica del milanista Diego Lopez ha portato al gol fantasma assegnato nel match perso 3-2 contro il Sassuolo. Il goffo intervento, che ha spianato al strada alla tripletta di Domenico Berardi, è solo l'ultima di una galleria degli orrori sempre più ricca. Lo spagnolo, d'altra parte, già si era guadagnato una citazione ad inizio stagione a settembre: stop mancato sul retropassaggio di Mattia De Sciglio, autorete del difensore e portiere k.o. con un infortunio muscolare.
Il top stagionale probabilmente è rappresentato dall'autogol con cui Daniele Padelli ha affossato il suo Torino nella gara persa 1-0 contro l'Empoli. A sbagliare, però, sono stati anche big assoluti. Solo ieri, Samir Handanovic ha regalato ad Alvaro Morata la rete con cui la Juventus è passata per 2-1 sul campo dell'Inter. Un errore grave, come quello commesso a dicembre dal giallorosso Morgan De Sanctis: rinvio ritardato, carambola su Simone Zaza e rete del Sassuolo. Un po' meglio è andata a Vlada Avramov. Il portiere dell'Atalanta, nel successo per 3-2 a Palermo, ha azzardato un dribbling su Franco Vazquez ma poi si è addormentato e ha finito per azzoppare l'argentino. Rigore, sbagliato però da Andrea Belotti.
La gara di Reggio Emilia verrà ricordata anche per un altro elemento tipico del 2014-2015: il gol fantasma. La prima rete di Berardi rimane avvolta dal mistero: il pallone ha varcato la linea del tutto? Secondo l'arbitro addizionale Damato, sì. La tecnologia avrebbe sicuramente fatto comodo agli ufficiali di gara, alle prese con l'ennesimo caso controverso dell'annata.