Penalizzati dagli aggiornamenti relativi l’inflazione europea, salita ad agosto dal 2,2 al 3%, i listini europei hanno chiuso la seduta con il segno meno. La crescita dei prezzi al consumo ha finito per penalizzare le piazze finanziarie perché avvalora la posizione di quei membri del board della BCE che puntano a ridurre in maniera decisa gli stimoli straordinari.
A Milano, dove il nostro Ftse Mib si è fermato a 25.709,56 punti (-0,98%), tra le performance peggiori troviamo Tenaris e STMicroelectronics, scese rispettivamente del 3,21 e del 2,74%. Lettera anche sull'accoppiata formata da Stellantis (-3,45%) e Leonardo (-1,06%).
A dispetto della promozione ad 'overweight' annunciata dagli analisti di JPMorgan, le azioni Eni hanno terminato in rosso dello 0,74%. Decisa crescita anche per il prezzo obiettivo del Cane a sei zampe, passato da 12 a 15 euro (oggi le azioni hanno chiuso a 10,94 euro).
Secondo quanto riportato dalla stampa, il management di UniCredit (-0,54%) avrebbe chiesto al governo di finanziare gli esuberi scaturenti dal matrimonio con Mps (-0,86%).
Ordine sparso per le utilities: Terna e Snam sono scese dell’1,72 e dell’1,26 per cento, Enel ha chiuso con un -0,6%, A2A ha guadagnato lo 0,76% e Italgas, che dall’acquisizione di Depa Infrastructure si attende un aumento degli utili fino al 10%, lo 0,96%.Top performer dell’ultima seduta della settimana sono state le azioni Atlantia, salite del 3,07%.
Poco mosso, a 100 punti base, lo spread tra i nostri Btp ed i Bund tedeschi. (in collaborazione con money.it).