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Pnrr, 5 mln per attivare la diga di Saglioccia nelle campagne di Altamura: costruita nel '77 ma incompiuta

12 marzo 2024 | 10.32
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Dopo quasi 50 anni si potrà recuperare piena funzionalità dell'infrastruttura

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Nei giorni scorsi sono stati consegnati i lavori relativi all’'intervento di manutenzione straordinaria per l’incremento della sicurezza della diga di Saglioccia nelle campagne di Altamura, in provincia di Bari, per un importo di progetto pari a 5.000.000 di euro a valere su risorse del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) per le linee di investimento riguardanti infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico. Si tratta dei lavori di rifunzionalizzazione delle opere finalizzati all’avvio all’esercizio dell'invaso. Il soggetto attuatore è il Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia.

Dopo quasi 50 anni potrà recuperare la piena funzionalità una diga rimasta finora incompiuta. I primi lavori di costruzione iniziarono nel giugno del 1977, proseguirono poi nei primi anni ottanta e furono terminati negli anni ’90, ma le opere di presa, di scarico, di derivazione e le relative apparecchiature elettromeccaniche non sono mai entrate in esercizio e non sono stati avviati gli invasi sperimentali previsti dall’articolo 13 del Decreto presidenziale del 1° novembre 1959.

L'intervento è già inserito nel Piano operativo di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e approvato con delibera Cipe del 1° dicembre 2016 riguardante il 'Fondo di sviluppo e coesione 2014 -2020' – piano operativo infrastrutture, successivamente transitato nel Pnrr. L’ invaso per uso irriguo è stato concepito sbarrando il torrente Saglioccia in località “Tempa Bianca” e “Menariello” vicino Altamura. Tra il 1988 e il 1990 sono stati realizzati anche due sub-comprensori irrigui: Distretto A in sinistra idraulica e Distretto B in destra idraulica del torrente Saglioccia, entrambi a valle del paramento della diga. L’area irrigua del comprensorio A è di 380 ettari, quella del comprensorio B è di 490 ettari, per un totale di 870. In parallelo all’avvio dei lavori sono stati avviati tutti gli iter amministrativi/autorizzativi necessari a ultimare e avviare gli invasi sperimentali. Nello specifico sono in corso l'attuazione del Piano operativo, finalizzato alla definizione delle modalità di sfangamento dell’area del bacino, di cui al Piano di gestione dell’invaso; l'espletamento dell’iter autorizzativo di approvazione e autorizzazione al taglio boschivo e alla realizzazione della compensazione boschiva, che saranno realizzati presso la diga del Saglioccia. I lavori avranno una durata di 390 giorni a cui seguiranno le operazioni di collaudo delle opere.

"Abbiamo lavorato con il Commissario Alfredo Borzillo per cogliere un’occasione offerta dal Pnrr al fine di attivare l’invaso della diga Saglioccia e ultimare un’opera rimasta incompiuta per anni", ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. "Si tratta di un importante intervento nell’ambito della strategia della Regione condivisa con il Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia per il recupero degli invasi disponibili ma mai utilizzati sinora per il sostegno al sistema agricolo regionale. Ringrazio il Commissario e lo staff tecnico del Consorzio per il lavoro svolto in condizioni complesse. L’auspicio è quello di garantire per la prossima stagione irrigua una potenziale risorsa idrica integrativa per il comparto irriguo pugliese".

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