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Poker di Inter, Napoli e Chievo. I viola ne fanno 5 al Verona. Vince il Torino

13 aprile 2014 | 17.34
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Poker di Inter, Napoli e Chievo. I viola ne fanno 5 al Verona. Vince il Torino

Pioggia di gol tra provocazioni, insulti, risse e un rigore sbagliato: chi si aspettava 90 minuti roventi tra Sampdoria e Inter non resta deluso. Vincono i nerazzurri per 4-0 con la doppietta di Icardi e con le reti di Samuel e Palacio. La formazione di Mazzarri sale da sola al quinto posto con 53 punti dopo un match ad altissima tensione impreziosito, si fa per dire, dal feuilleton tutto argentino interpretato da Icardi e Maxi Lopez.

L'attaccante dell'Inter e quello della Samp, in rotta di collisione da mesi per motivi extracalcistici, si trovano uno di fronte all'altro per un regolamento di conti tra pallone e cuore: il nerazzurro come è noto è il compagno di Wanda Nara, ex moglie del blucerchiato. Al termine di una settimana condita da interviste, messaggi incrociati e tweet polemici si scende in campo.

Prima del fischio d'inizio, non sorprende la mancata stretta di mano tra i due rivali: Icardi abbozza il gesto distensivo, Lopez lo ignora e se ne va. E' il prologo ad un pomeriggio ad altissima tensione, che si infiamma all'11'. Icardi, contestatissimo ex di turno, fa centro al primo tentativo: Palacio scappa a destra e crossa, il centravanti piomba sul pallone e fulmina Da Costa con il piatto destro: 1-0. Alla rete, il goleador abbina un'esultanza a dir poco provocatoria. Mano all'orecchio davanti alla curva blucerchiata e un invito ad alzare il volume dei fischi. L'ammonizione è scontata, come la reazione inviperita dei padroni di casa.

Nel match-telenovela, Maxi Lopez potrebbe pareggiare i conti immediatamente. Ranocchia stende Gastaldello, rigore per la Samp: il numero 7 di casa va sul dischetto ma si fa ipnotizzare da Handanovic, che dà inizio al personalissimo show. La tensione rimane altissima e poco dopo supera i livelli di guardia.

Una simulazione di Eder è la scintilla, si sfiora la rissa e l'arbitro Valeri caccia l'attaccante brasiliano: Samp in 10 al 21'. L'inferiorità numerica non frena i padroni di casa, che impegnano Handanovic a ripetizione. Maxi Lopez è pericoloso dalla distanza, Sansone ci prova su punizione: l'estremo difensore è impeccabile e continua a sfornare miracoli prima dell'intervallo. Ne sa qualcosa De Silvestri, che si vede negare il gol al 43'.

Il copione cambia nella ripresa, perché l'Inter si assesta e controlla il match con maggiore tranquillità. Il sipario virtuale cala al 60', quando Samuel azzecca la capocciata vincente sul corner da sinistra: 2-0 e Samp in ginocchio. Il colpo di grazia arriva al 63': Icardi fa doppietta, 3-0. Il festival dell''ArgentInter' è completo al 78', quando Palacio partecipa con il 4-0.

VERONA - FIORENTINA 3-5 - La Fiorentina vince a Verona per 5-3 e consolida il quarto posto, salendo a quota 58 punti, mentre gli scaligeri vedono allontanarsi la possibilità di centrare la qualificazione all'Europa League, restando fermo a 46 punti in ottava posizione insieme all'Atalanta. La partita è bella e giocata a viso aperto tra due delle più belle realtà della Serie A. Dopo un'inizio di marca viola, passano gli scaligeri con un gol di Sala al 14'. Il 22enne centrocampista bergamasco è bravo a sfruttare una respinta non impeccabile del portiere viola Neto, su un tiro di Iturbe imbeccato da Toni.

Nel quarto d'ora finale della prima frazione la Viola ribalta il match. Al 31' grande palla filtrante di Borja Valero in area per l'inserimento di Cuadrado che, con una gran botta in diagonale trafigge Rafael. Al 44' la squadra di Montella passa in vantaggio: cross basso dalla sinistra di Pasqual, la difesa del Verona non libera e Aquilani, tutto solo, può appoggiare in rete il 2-1. La ripresa parte con gli scaligeri alla ricerca del pareggio ma al 18' la Fiorentina fa tris. Palla con il contagiri di Pizarro per l'inserimento di Aquilani che di testa impegna Rafael, sulla respinta dell'estremo difensore scaligero Borja Valero corregge in rete.

Al 22' il Verona resta in dieci per il fallo di Donadel su Cuadrado lanciato a rete. La squadra di Mondorlini non molla e accorcia le distanze al 29' con un rigore trasformato da Toni alla 17esima rete stagionale. Nel finale gli sforzi gialloblù sono vanificati dal poker viola realizzato su rigore da Matri al 38' e dalla cinquina firmata ancora da Aquilani tre minuti dopo. Nel recupero Iturbe firma il definitivo 5-3.

NAPOLI - LAZIO 4-2 - Higuain cala il tris, il Napoli fa poker e blinda il terzo posto che vale i preliminari di Champions League. Gli azzurri battono la Lazio per 4-2 e compie un altro passo verso l'Europa che conta. Con 67 punti, la formazione di Benitez mantiene 9 lunghezze di vantaggio sulla Fiorentina. L'eroe della giornata è l'attaccante argentino, che fa centro 3 volte nel secondo tempo e fa esplodere il San Paolo.

La Lazio va al tappeto dopo aver tenuto testa ai padroni di casa nonostante 40 minuti in inferiorità numerica. I biancocelesti, di fatto senza punte di ruolo, contengono il forcing iniziale degli azzurri e ripartono quando possono. Al 15' è un errore grossolano di Albiol a innescare Candreva che imbecca Mauri: girata imprecisa, il Napoli se la cava. Il campanello d'allarme non sveglia gli azzurri, che al 21' vengono puniti dallo splendido gol di Lulic.

L'esterno controlla, si gira e fulmina Reina con un perfetto diagonale: 0-1. Il Napoli reagisce e Higuain ha a disposizione la palla del pareggio: Berisha devia e salva. Dall'altra parte, al 30', Anderson si costruisce la chance del raddoppio ma spreca tutto centrando Reina da distanza ravvicinata. Le difese allegre sono garanzia di spettacolo e le occasioni fioccano: al 37' Insigne si iscrive al tiro al bersaglio, ma dopo uno stop pregevole non inquadra la porta.

E' perfetta, invece, la mira di Mertens al 41'. Dribbling secco, destro micidiale e palla all'incrocio: 1-1. Il belga sale in cattedra in avvio di ripresa con una violenta accelerazione. Cana lo stende, rigore e Higuain fa centro dal dischetto: Napoli avanti 2-1 al 48' e Lazio in 10. L'attaccante argentino concede il bis al 66', firmando la doppietta che vale il 3-1 ma non chiude il match. La Lazio è ancora viva, all'81' accorcia le distanze con Onazi e nel finale si sbilancia a caccia del pareggio. I capitolini lasciano praterie in difesa, Higuain non trova ostacoli e corona la giornata speciale: 4-2.

TORINO - GENOA 2-1 - Il Torino batte in casa il Genoa 2-1 ribaltando, con le reti di Cerci e Immobile nell'ultimo minuto di recupero della ripresa, il gol di Gilardino che aveva portato i rossoblù in vantaggio al 41' del secondo tempo. Questa faticosa vittoria consente al Toro di agganciare la Lazio al settimo posto a 48 punti e continuare a sperare in un posto in Europa, mentre il Genoa resta fermo a 39 in tredicesima posizione.

LIVORNO - CHIEVO 2-4 - Nella lotta per la salvezza fondamentale successo del Chievo a Livorno per 4-2. La partita si accende subito e dopo 6 minuti i labronici aprono le danze con un colpo di testa di Siligardi, poi nel giro di meno di un quarto d'ora i clivensi ribaltano la partita. Al 9' Paloschi va a segno con un destro rasoterra sul secondo palo, poi Thereau al 23' realizza di testa su cross dell'autore del primo gol. Il Livorno non ci sta e al 34' pareggia con un rigore di Paulinho, concesso dall'arbitro per l'atterramento dello stesso attaccante brasiliano da parte di Dainelli.

Al secondo minuto di recupero del primo tempo ancora Paloschi protagonista. L'attaccante clivense con uno spettacolare colpo di tacco elude la marcatura di Mesbah e fulmina Bardi, riportando i gialloblù in vantaggio per 3-2. Nella ripresa, dopo 11 minuti, uno scatenato Paloschi, questa volta su rigore, firma la sua tripletta e fissa il punteggio sul 4-2 finale, grazie al quale il Chievo compie un passo forse decisivo verso la salvezza raggiungendo il 16°posto a 30 punti. Il Livorno resta fermo a 25 in penultima posizione in coabitazione con il Sassuolo.

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