"Che poi ci si sia una risalita è tutta un'altra cosa ma la discesa, se non per minuscole percentuali di punto, dovrebbe terminare". Dice all'Adnkronos il presidente dell'Associazione Italiana Editori, basandosi sui dati dell'indagine Nielsen per l'Aie che analizza i primi mesi del 2015
"Sono convinto che la vera crisi sia alle nostre spalle nel senso che la discesa dovrebbe essere finita. Che poi ci si sia una risalita è tutta un'altra cosa ma la discesa, se non per minuscole percentuali di punto, dovrebbe terminare". Parola del presidente dell'Associazione Italiana Editori, (Aie) Marco Polillo, che, con l'Adnkronos, commenta i primi dati sul mercato del libro del 2015, emersi nell'indagine Nielsen per l’Associazione Italiana Editori (Aie), che segnalano, per il primo quadrimestre di quest'anno, un rallentamento nel segno negativo con un -2,6% a valore e un -4,0% a copie. Risultati che dimezzano i valori negativi dello stesso periodo del 2014, quando il segno meno era ben più importante con -4,9% a valore e -7,4% a copie.
Per Polillo, "se le famiglie italiane cominciano ad avere una maggiore disponibilità di denaro per le cose che non ritengono fondamentali, come l'affitto di casa la luce o il gas, è chiaro che il libro troverà un suo spazio. Lo troverà tra i frequentatori di libri e meno tra coloro che non leggono perché il 'non lettore' in pratica non si accosta mai al libro".
In questo contesto, per Polillo, è "possibile fare in modo che, con delle campagne, delle attività di promozione e il coordinamento delle istituzioni, il 'non lettore' si avvicini al libro. Se la crisi dovesse passare, e la gente dovesse avere maggiori disponibilità, ci potrebbero essere maggiori possibilità in più di far avvicinare il 'non lettore' al mondo del libro".
