
Il leader di Forza Italia e vicepremier: "I reati che ha commesso sono stati commessi prima di diventare parlamentare. Noi siamo garantisti sempre e poiché siamo garantisti rispettiamo le regole"
"Non voteremo per la conservazione dell'immunità, perché i reati che ha commesso sono stati commessi prima di diventare parlamentare. Noi siamo garantisti sempre e poiché siamo garantisti rispettiamo le regole". Lo ha detto il leader di Fi e vicepremier, Antonio Tajani, dal palco della festa del partito a Telese Terme (Benevento), a proposito della richiesta di revoca dell'immunità all'europarlamentare Ilaria Salis.
"Sulla vicenda Salis - ha poi scandito - non mi faccio intimorire neanche da Casapound e non mi faccio intimorire dai mandanti di Casapound, sono abituato a ben altro".
Martedì la Commissione per gli Affari giuridici del Parlamento europeo ha votato contro la revoca dell'immunità a Ilaria Salis. In conferenza stampa a Bruxelles, il giorno successivo, l'eurodeputata di Avs ha ribadito "con forza" che vuole essere processata "in Italia" per i presunti reati di cui è accusata dalle autorità ungheresi. "La tutela della mia immunità parlamentare - ha affermato - è fondamentale non per sottrarmi alla giustizia, ma per proteggermi dalla vendetta ungherese, da un processo ingiusto e da condizioni detentive disumane". Ora l'ultima parola alla plenaria di ottobre.