
Per la Corte Costituzionale è "inammissibile il conflitto di attribuzione, il Collegio regionale elettorale ha esorbitato dai propri poteri"
La Consulta salva Alessandra Todde: stop alla decadenza, resta alla guida della Regione Sardegna. La Regione aveva presentato due ricorsi alla Corte Costituzionale e oggi sono arrivate le sentenze, la più importante è quella che va contro le decisioni del Collegio elettorale che aveva chiesto la decadenza della consigliera e presidente della Regione. Un provvedimento che avrebbe portato allo scioglimento dell'assemblea e nuove elezioni.
La Corte ha dichiarato che "non spettava allo Stato e, per esso, al Collegio regionale di garanzia elettorale istituito presso la Corte d’appello di Cagliari di affermare, nella motivazione della ordinanza-ingiunzione del 20 dicembre 2024, che "si impone la decadenza dalla carica del candidato eletto" e, per l’effetto, di disporre "la trasmissione della presente ordinanza/ingiunzione al Presidente del Consiglio Regionale per quanto di Sua competenza in ordine all’adozione del provvedimento di decadenza di Todde Alessandra dalla carica di Presidente della Regione Sardegna".
Di quel provvedimento resta in piedi solo la sanzione pecuniaria. La Consulta dichiara invece inammissibile il conflitto di attribuzioni sollevato sulla sentenza del Tribunale ordinario di Cagliari.
"La Corte costituzionale si è appena pronunciata: Alessandra Todde non ha compiuto nessun atto a rischio di decadenza. La Corte costituzionale chiarisce che né il Collegio regionale di garanzia elettorale né il Tribunale civile di Cagliari avevano il potere di spingersi a fare questa valutazione. Ne eravamo certi, conoscendo le norme di legge e avendo letto le carte", scrive sui social Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle.
"Cosa diranno adesso i garantisti 'a senso unico' del centro-destra che scudano i loro ministri e sottosegretari e finanche i criminali libici per ogni possibile violazione del diritto interno e internazionale e poi invece tentano di ribaltare il voto espresso democraticamente dal popolo sardo, con cavilli giuridici e campagne denigratorie? Alessandra continua a lavorare così, con passione e determinazione, che le donne e gli uomini di Sardegna sanno distinguere!", conclude l'ex premier.
"Ancora una volta il diritto e la giustizia si affermano sulle speculazioni politiche del centrodestra e sul suo garantismo a corrente alternata: Alessandra Todde resta presidente della regione Sardegna, laddove l'hanno voluta i cittadini, perché non ha compiuto alcun atto che comporti ineleggibilità. I partiti di Meloni, Salvini e Tajani, che invocano i risultati elettorali quando vincono e ricorrono a mezzucci e sgambetti quando perdono, se ne facciano una ragione: la democrazia funziona solo quando tutti rispettano le regole e i principi di trasparenza ed etica pubblica. Ad Alessandra Todde diciamo di andare avanti così: sta governando bene nell'interesse dei cittadini e dell'economia della Sardegna e le persone questo lo vedono", scrivono in una nota i capogruppo M5s al Senato e alla Camera, Stefano Patuanelli e Riccardo Ricciardi.