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Prescrizione, stallo 5S-Lega

05 novembre 2018 | 18.08
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(Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede - Fotogramma)
(Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede - Fotogramma)

E' stallo nella maggioranza sulla riforma della prescrizione inserita nel ddl anti-corruzione. Le posizioni di 5S e Lega restano distanti. Il Movimento non arretra ma tira dritto. Il testo dell'emendamento presentato al ddl anticorruzione è stato ritirato dalla relatrice pentastellata Francesca Businarolo ma per essere riformulato "nella forma, non nella sostanza che resta invariata - spiegano all'Adnkronos fonti di governo M5S - Dunque obiettivo dei grillini resta quello di bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio". Nel testo riformulato, infatti, dopo le parole 'pubblica amministrazione' viene semplicemente inserita la dicitura 'nonché in materia di prescrizione del reato'.

Al termine di una riunione molto tormentata e dibattuta delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, in mancanza di un accordo tra M5S e Lega, di fronte all'impasse attuale, la presidente pentastellata della 'II' Giulia Sarti è costretta a rinviare tutto a domani mattina, quando si riunirà l'ufficio di presidenza sulla questione delle inammissibilità. Vista la presentazione di nuovi emendamenti al ddl da parte dei relatori M5S, i lavori sono stati aggiornati.

"Io spero che si trovi un accordo - dice Igor Iezzi, deputato della Lega in Affari costituzionali - Ne devono discutere i leader. A livello parlamentare non abbiamo raggiunto" un'intesa. "Non è possibile modificare la prescrizione con sole due righe" aggiunge Iezzi, criticando la scelta dei 5 Stelle di riformulare l'emendamento: "Il testo è identico, hanno solo cambiato il titolo...".

Sulla questione interviene anche il vicepremier Matteo Salvini: "Riforma della giustizia, e anche della prescrizione, sono nel contratto di governo e - assicura - diventeranno realtà: mettere in galera mafiosi e corrotti è una priorità della Lega. L'importante è farle bene queste riforme - sottolinea -, evitando che i processi durino all'infinito anche per gli innocenti, altrimenti è una sconfitta per tutti".

A quanto apprende l'Adnkronos, questa mattina c'è stato un incontro tra il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e i parlamentari di M5S e Lega al lavoro sul ddl anticorruzione. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, appena atterrato a Roma, ha iniziato la girandola di telefonate per sciogliere il nodo della prescrizione. Domattina Conte a Palazzo Chigi, riferiscono fonti di governo, dovrebbe vedere il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, e altri esponenti dell'esecutivo in quota Lega. Ma si tratterà, con ogni probabilità, di un incontro interlocutorio, nell'attesa di trovare la soluzione con i due vicepremier. Un primo incontro tra i tre potrebbe tenersi già domani sera, al rientro di Di Maio dalla Cina (Salvini dovrebbe atterrare dal Ghana già nel pomeriggio), mentre mercoledì, con ogni probabilità, dovrebbe esserci un nuovo vertice, ma stavolta sulla manovra, altro tema caldo del governo giallo verde.

Per Forza Italia l'emendamento sulla prescrizione resta "inammissibile", "anche dopo il lifting, peraltro malriuscito, operato dai relatori - afferma Enrico Costa, deputato e responsabile del dipartimento Giustizia di Fi - Una forzatura mai vista sulla pelle dei cittadini, con un testo in totale contrasto con i più elementari principi costituzionali". "Suggerisco a Bonafede - che 'accusa' la Lega di proporre emendamenti nel solco di Fi - di planare sul pianeta Terra e di leggere il giudizio che Camere Penali dà su emendamenti M5S: 'espressione di una concezione autoritaria del diritto penale e del processo'" scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera. Rincara Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata Fi: "Ancora una volta un provvedimento del governo finisce stritolato dai conflitti nella maggioranza. Questo capita perché Lega e M5S non condividono gli stessi valori, non hanno un progetto unitario per il Paese. Ieri era il Decreto Emergenze, oggi l’Anticorruzione, domani toccherà alla Manovra. Intanto l'Italia si impoverisce, il territorio è devastato, la crisi sociale infuria".

Intanto Fratelli d'Italia, spiegano i deputati Giovanni Donzelli e Ylenja Lucaselli, "in commissioni Affari costituzionali e in commissione Giustizia riunite per discutere il ddl anticorruzione ha chiesto che la maggioranza si esprima subito sull'ammissibilità dell'emendamento sulla prescrizione prima ritirato e poi ripresentato di fatto identico". "Altrimenti - aggiungono i deputati di Fdi - è necessario prendere atto che non ci saranno i tempi necessari per portare il provvedimento in Aula la prossima settimana. Se M5S e Lega non stanno trovando un accordo crediamo sia più dignitoso rimandare il ddl a data da destinarsi piuttosto che andare avanti con trucchetti indecenti come quello di ritirare l'emendamento e ripresentarlo cambiando solo il titolo".

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