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Prezzi benzina ed energia, Letta: "Governo monitori e sia pronto a intervenire"

10 giugno 2022 | 12.18
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"Su richiesta Pd è già stato fatto, occorrerà farlo di nuovo". Poi sul salario minimo: "Ok entro fine legislatura, rinvio gravissimo errore"

(Fotogramma)
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"Su nostra richiesta il governo è già intervenuto contro la crescita del costo dell'energia e dei carburanti. Noi chiediamo al governo di monitorare l'aumento dei prezzi e di essere pronto a intervenire". Così il segretario del Pd, Enrico Letta, da Lodi a sostegno del candidato sindaco Andrea Furegato.

"La nostra competitività oggi ha bisogno di essere sicura che non ci si fermi per colpa di Putin, della guerra e dei prezzi dell'energia che stanno schizzando e rischiano di mettere in ginocchio l'economia - dice il leader dem - C'è il tema della pesca, dell'autotrasporto. Ci sarà bisogno di reintervenire. Chiediamo al governo di monitorare e intervenire quando la situazione purtroppo sarà ancora più complicata".

SALARIO MINIMO - Poi, sul salario minimo: "La questione non ha nulla a che vedere con la competitività delle imprese, pagare una persona 3-4 euro l'ora significa semplicemente sfruttarla" scandisce Letta.

"L'assenza di salario minimo decreta la morte delle imprese? Decreta la morte dei lavoratori che si ritrovano a lavorare con paghe non dignitose e non degne di un Paese civile - rimarca - Paghe da 3-4 euro non sono da Paese degno e intervenire con il salario minimo significa attuare l'art.1 della Costituzione. La direttiva Ue è un'ottima spinta, noi ci siamo e vorremmo diventasse legge prima della fine di questa legislatura. Non aspettiamo la prossima, sarebbe un gravissimo errore".

ELEZIONI - Quanto alle amministrative, "la partita di Lodi ha una rilevanza nazionale perché sarà l'ultimo voto nazionale prima delle politiche e non è un caso che qui l'altra volta perdemmo e poi perdemmo le politiche". "Siamo quindi straimpegnati perché vincere Lodi significa vincere le politiche del prossimo anno - afferma il segretario Pd - Le politiche del prossimo anno saranno elezioni in cui non ci saranno terze opzioni o sfumature: o noi o ci saranno le destre e noi non possiamo permettere di lasciare cadere il Paese in mano a Salvini e Meloni".

PNRR - "Io vorrei ricordare a tutti che gli altri hanno votato contro il Pnrr nelle sedi Ue, hanno votato contro i fondi europei, hanno votato contro l'Europa ogni volta che hanno potuto. E non possiamo permettere che coloro che non volevano quella strategia di investimenti, si trovino a gestirla: sarebbe una contraddizione clamorosa. E questo va ricordato - sottolinea - perché non si può fare gli splendidi ogni volta e pensare che gli italiani siano gli smemorati di Collegno, perché non lo sono".

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