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Quattro i neonati morti a Brescia

07 gennaio 2019 | 13.29
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(Fotogramma)
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C'è anche un quarto neonato morto agli Spedali Civili di Brescia in questi giorni. A quanto si apprende, il piccolo è nato sabato 5 gennaio con una grave malformazione ed è deceduto nel giro di poco tempo. La Direzione dell'Asst Spedali Civili di Brescia "ribadisce e sottolinea come i 4 decessi avvenuti negli ultimi giorni presso il reparto di Terapia intensiva neonatale non siano riconducibili a una medesima causa né siano la conseguenza di un focolaio epidemico". E' quanto viene precisato in una nota diffusa dall'ospedale lombardo in cui la struttura, dopo gli ultimi sviluppi, ricostruisce il susseguirsi dei casi a partire dal primo decesso, "risalente al 30 dicembre".

Questa prima morte si è verificata, spiega l'azienda, "in una condizione di prematurità estrema (nascita alla 27esima settimana di gestazione e peso di 980 grammi), a causa di una enterocolite necrotizzante (complicanza tipica dei prematuri) insorta dopo circa 20 giorni dalla nascita e che, nell'arco di meno di 48 ore, ha portato la piccola alla morte". Il secondo decesso, continuano dalla struttura, si è registrato "il 4 gennaio scorso in un neonato grave prematuro (nascita alla 26esima settimana di gestazione e peso di 940 grammi), nato in altro ospedale il 30 novembre e successivamente trasferito nel reparto Tin per enterocolite necrotizzante con perforazione intestinale. Nonostante gli interventi chirurgici e il trattamento intensivo a cui è stato sottoposto, è subentrata grave insufficienza respiratoria con indici di flogosi in rialzo e riscontro radiologico di addensamenti polmonari bilaterali. Il quadro generale è andato progressivamente peggiorando fino a causare il decesso del piccolo".

Il terzo decesso del 5 gennaio scorso, prosegue l'ospedale, "è avvenuto in un neonato prematuro (nato alla 30esima settimana di gestazione e piccolo per età gestazionale, peso alla nascita di 1.130 grammi, e come i due precedenti nato da taglio cesareo urgente). Dopo le criticità dei primi giorni di vita (pneumotorace iperteso drenato, ventilazione assistita e supporto emodinamico con inotropi), seguiva un transitorio miglioramento delle condizioni generali sino al 29 dicembre, quando si registrava un nuovo peggioramento della dinamica respiratoria, unitamente ad un quadro di shock settico, complicato da disfunzione multiorgano, quadro esitato nel decesso il 5 gennaio".

Il quarto neonato, come già emerso, è morto "poco più di due ore dopo il parto, per una gravissima malformazione congenita delle vie aeree superiori". Era nato alla 35esima settimana ed è deceduto nella Tin. Il caso del quarto neonato è stato "dichiarato 'non di interesse' da parte dell'Autorità giudiziaria" precisa l'Asst. L'azienda bresciana spiega invece che "i casi che si sono verificati tra il 4 e il 5 gennaio saranno sottoposti ad autopsia giudiziaria". Entrambi questi due decessi, dichiara l'ospedale, "sono subentrati con quadri di infezione in corso, ma tra loro non correlati". Oltre agli accertamenti avviati dalla Autorità giudiziaria, riferisce infine l'ospedale, "sono in corso, ad oggi, due indagini coordinate da Ats Brescia". La Asst esprime nuovamente "la sua partecipazione e vicinanza alle famiglie dei piccoli" e la Direzione strategica aziendale "esprime totale fiducia nella professionalità e nella profonda umanità della Direzione e della équipe della Terapia intensiva neonatale".

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