Roma, 27 feb. (Labitalia) - "Il governo ha l'occasione, grazie a una legge delega abbastanza generica, di effettuare una serie di interventi incisivi, anche 'a costo zero', in materia tributaria. La condizione del successo è capire come aiutare per la legge una efficiente funzione pubblica di determinazione della ricchezza in materia tributaria". Così Raffaello Lupi, docente di diritto tributario all'Università Tor Vergata di Roma, e grande esperto di questioni fiscali, parla con Labitalia della delega fiscale appena approvata dalla Camera.
"Bisogna sdrammatizzare la contrapposizione lacerante tra 'onesti' e 'disonesti', tra fantomatici 'partiti delle tasse' e 'partiti dell'evasione', cercando di superare le vere cause degli squilibri tributari italiani -raccomanda Lupi- cioè lo sfasamento tra determinazione ragionieristica della ricchezza, attraverso le organizzazioni aziendali (da cui proviene la maggior parte del gettito), e la determinazione valutativa, attraverso gli uffici tributari, della ricchezza non raggiunta dalle aziende".
E "non si tratta di due mondi separati -avverte l'esperto- ma interdipendenti, dove le aziende possono dare, attraverso iniziative come la segnalazione, la fatturazione elettronica, il contrasto di interessi e la tracciabilità, informazioni importanti per il controllo valutativo del territorio da parte degli uffici". "Controllo che, sottolinea Raffaello Lupi, "non potrà essere contabile, ma resterà valutativo come nella tradizione della fiscalità, utilizzando però strumenti contabili".
"Le moderne banche dati contro l'evasione fiscale non devono essere intese come nuove contabilità di piccoli commercianti e artigiani -aggiunge il professore- ma come ausilio per credibili stime personalizzate da parte di uffici tributari, che massimizzino il controllo valutativo del territorio dove le aziende non arrivano".
"Una determinazione efficiente della ricchezza ai fini tributari -conclude Lupi- è la stella polare per un drastico ridimensionamento delle complicazioni burocratiche stratificatesi nei decenni, che infastidiscono i contribuenti e sono inutili contro l'evasione".