"E' troppo disturbo per il governo comunicare se la Rai ha effettivamente rispettato" l'obbligo di comunicare i dati del costo del personale?". A chiederlo, in una nota, è il presidente dei deputati di Forza Italia Renato Brunetta che, più in dettaglio, spiega: "Il governo, nel rispondere alle mie tre interpellanze sulla trasparenza dei compensi in Rai, aveva assunto un impegno preciso: aveva stabilito per ieri, 31 marzo 2014, il termine ultimo entro il quale la Rai doveva comunicare al Dipartimento della Funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei ministri e al ministro dell'Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, tutti gli opportuni dati relativi al costo annuo del personale comunque impiegato".
"L'esecutivo - prosegue - aveva inoltre assicurato una rapida attuazione delle disposizioni contenute nel decreto per la razionalizzazione della PA. La concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo - chiede ancora Brunetta - ha inviato all'attenzione della presidenza del Consiglio e del ministro dell'Economia tutti i dati relativi ai singoli rapporti di lavoro dipendente o autonomo previsti per legge?".
"Aspettiamo lumi dal governo - rimarca il capogruppo - che sembra fare orecchie da mercante, ancor più dal momento che nel rispondere a due mie interpellanze, prima il viceministro dell'Economia, Luigi Casero, e poi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Sesa Amici, hanno assicurato che sarebbe stato rispettato il termine, stabilito non dalla legge, ma fissato proprio dall'esecutivo. Nella malaugurata ipotesi che la Rai non abbia ottemperato all'obbligo previsto dal governo, annuncio sin d'ora la presentazione di una nuova interpellanza, per chiedere di essere aggiornato, ancora una volta, sullo stato dell'arte circa la piena attuazione delle disposizioni previste per legge in materia di trasparenza dei compensi Rai".