A Matera spetta il primato dei furti su automezzi pesanti o che trasportano merci (8 denunce ogni 100 mila abitanti). "Tutto vero -dice al 'Corriere della Sera' Cinzia Franchini a capo di una grande azienda di autotrasporto di Modena e anche della Fita-Cna, la maggiore sigla di categoria d'Italia-: la mia azienda compie spesso trasporti in quella zona e dobbiamo dettare ai nostri autisti precauzioni precise, ad esempio non sostare in alcune aree di servizio dove i ladri sono in agguato. Dietro il fenomeno ci sono le maggiori organizzazioni criminali per le quali la merce trasportata dai nostri mezzi è "robetta". Il loro obiettivo è infiltrare uno dei settori economici che muovono l' Italia, visto che il 90% dei beni si sposta su strada".
"Dal 2010 siamo in fase di denatalità strutturale aggravata dalla congiuntura sfavorevole. Ai giovani che dovranno sostenere molti pensionati longevi servono investimenti in capitale umano e risorse per formarli sulle nuove professionalità richieste: non disperdiamoli in Bonus cultura da 290 milioni per i 18enni o il 2 per mille delle tasse ad associazioni culturali, 100 milioni. Destiniamoli alle emergenze: maternità e professionalità dei giovani!". Lo scrivono sul 'Corriere della Sera' Alessandra Del Boca e Antonietta Munco.
Un miliardo di euro di contributi a fondo perduto, destinati a 17mila progetti di investimento per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni. "I numeri raggiunti in cinque edizioni del bando Isi sono indicativi, ma non bastano a raccontare lo sforzo profuso nell'incentivare le imprese a migliorare le condizioni dei luoghi di lavoro, nell'affinare la procedura e renderla sempre più efficiente - commenta con il 'Sole 24 Ore' l'ingegner Ester Rotoli, direttore prevenzione Inail -. Certo le risorse sono importanti. E infatti nella sesta edizione che prende il via a marzo sono disponibili oltre 276 milioni, quasi dieci in più dell'anno scorso".
Assolombarda traccia oggi il bilancio del 'modello Milano' in materia di formazione duale. E' un modello "di rete" spiega al Sole 24 Ore Mauro Chiassarini, ad di Bayer Spa e vicepresidente di Assolombarda. "Il mondo dell' industria, da solo, -aggiunge- non può costruire il sistema duale: possiamo mettere la nostra esperienza a disposizione per essere promotori di iniziative, ma la chiave è che siamo riusciti a costruire un insieme di alleanze di grado di promuovere iniziative in evoluzione continua. Il problema da risolvere è noto: quasi 6 aziende su 10 si dicono insoddisfatte delle competenze offerte dalla scuola, e uno studio McKinsey calcola che il 40% della disoccupazione giovanile in Italia nasce dallo scarso dialogo fra sistema educativo e mondo imprenditoriale, un tema che riguarda sia la scuola sia l'università".
Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse, parla con La Repubblica del credito cooperativo. "Al momento, c' è solo una banca commissariata. Verrà aggregata nelle prossime settimane in Banca Sviluppo, uno strumento utilizzabile quando non ci sono Bcc nel territorio che possano o vogliano integrare un' altra in difficoltà. Se dobbiamo guardare indietro, su 360 banche di credito cooperativo in Italia i casi non mi sembrano molti. Nel 2015 nessun nuovo commissariamento, nel 2014 sette, tutti superati. Tutti casi risolti, sempre salvaguardando i risparmi, esclusivamente con risorse delle Bcc italiane mediante il nostro fondo volontario. I numeri parlano da soli: quindi i conti tornano. Le 4 banche risolte a novembre e il Credito Sportivo non sono Bcc".
Il 2016 è l'anno del welfare aziendale. Nasce Welfare Index Pmi. Promosso da Generali Italia, con la partecipazione di Confagricoltura e di Confindustria, il primo indice che valuta il livello di welfare aziendale nelle piccole e medie imprese italiane, che rappresentano l' ossatura del sistema produttivo italiano e occupano oltre l' 80% della forza lavoro. "Con il Welfare Index Pmi - afferma con La Stampa Andrea Mencattini, responsabile delle controllate assicurative di Generali Italia e dei rapporti istituzionali, nonché membro del Comitato Guida dell' indice - vogliamo valorizzare la centralità del welfare nella vita quotidiana delle aziende, dei lavoratori e delle loro famiglie. Per le imprese il welfare aziendale è anche un fattore distintivo sul mercato, segno di relazioni industriali evolute, e può favorirne la crescita, introducendo un maggior benessere nelle imprese e nella società".
Dice a La Stampa Nunzio Mirtillo, amministratore delegato di Ericsson Italia e presidente di Ericsson Regione Mediterranea: "Abbiamo una leadership di mercato nella costruzione di infrastrutture e nella fornitura di software e servizi, oltre che nella manutenzione e gestione in outsourcing delle reti. Per esempio in Italia gestiamo tutta la rete di 3 e i siti di Vodafone". "Il 40% del traffico mobile globale di telecomunicazioni passa attraverso reti Ericsson - dice Mirtillo - e serviamo 2 miliardi e mezzo di abbonati".
