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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

26 giugno 2017 | 10.33
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

I risultati delle elezioni amministrative oggi occupano lo spazio principale dei quotidiani. "La storia non insegna nulla", dice a proposito di Genova Sergio Cofferati al Corriere della Sera, aggiungendo "Questo psicodramma mi ricorda la fatal Bologna del 1999, con un uomo che arriva dalla società civile da una parte. E dall'altra, la nostra purtroppo, la riproposizione di una persona che ha trascorso una vita intera in un partito. In un' epoca di forte disaffezione dell'elettorato di sinistra, non c' è gara".

"Con la sistemazione del Monte Paschi e delle Popolari Venete siamo a una svolta strutturale di consolidamento del sistema bancario italiano, e provvidenziale è stato il decreto di Natale che ha stanziato i 20 miliardi. I 5 che metteremo per il salvataggio delle Venete vengono da lì", dice al Corriere della Sera il sottosegretario all' Economia, Pier Paolo Baretta, sicuro che il costo per lo Stato non sarà alla fine tanto superiore. Ci sono anche garanzie per altri 12 miliardi. "I 5 sono l' unica spesa certa, che per giunta non impatta sui conti pubblici. I 12 sono uno stanziamento cautelativo, e nel medio periodo: non è detto che dopo l' analisi dei crediti difficili passati per ora ad Intesa emergano nuovi sbilanci. Anzi, se con il salvataggio riparte un po' di fiducia nel sistema, queste verifiche potrebbero andare a buon fine".

"Il centrodestra trovi adesso la strada per evolvere almeno verso una federazione. Non c' è altra soluzione che l'unità. Non l' ho inventata io ma un certo Silvio Berlusconi, negli anni. È quel che i nostri elettori pretendono e ci hanno confermato con questo voto".Lo dice a La Repubblica Giovanni Toti, forte del modello vincente in Liguria, battezzato col suo nome. Con Berlusconi, dice "ci siamo inseguiti al telefono ma non ci siamo riusciti, lo faremo nelle prossime ore". Il centrodestra torna a vincere, a Genova come nel resto d' Italia, conclude "perché la buona amministrazione paga. Questa è una vittoria costruita in Liguria e altrove passo dopo passo".

"Le ingiustizie della spesa pubblica italiana non hanno ò soltanto un aspetto intergenerazionale, ma anche di differenze patrimoniali. È il caso, per esempio, dei piani messi su dal governo negli ultimi mesi per salvare o ristorare i detentori di obbligazioni bancarie che vengono o sarebbero dovuti essere colpiti dal bail in. L' ultimo, che riguarda Veneto Banca e la Banca Popolare di Vicenza, sarebbe stato del tutto evitabile se solo il governo avesse accettato di far partecipare al salvataggio i detentori di bond senior invece di intervenire al loro posto. Non vi è dubbio che tra i possessori di questi prodotti finanziari ci siano molte persone vittime di abusi, su cui Banca d' Italia e Consob avrebbero dovuto vigilare di più". Lo scrive Ferdinando Giugliano, editorialista di Bloomberg View, su La Repubblica.

Olivier Jonvel, amministratore delegato di Leroy Merlin Italia, parla con La Stampa dei progetti di sviluppo del colosso francese del fai-da-te in Italia: 15-17 centri nei prossimi anni e 2 mila persone da assumere. I margini per crescere ci sono, dice: "Oggi il 50% degli italiani vive a una distanza massima di mezz' ora da un nostro punto vendita, possiamo fare meglio". "L' Europa meridionale ha delle differenze con il Nord: un mercato più atomizzato, dove è maggiore il peso dei piccoli produttori". E "rispetto a quello del Nord Europa il cliente italiano è sicuramente meno appassionato di bricolage".

Rocco Buttiglione, da qualche tempo, insieme all' Udc, uscito dalla maggioranza che sostiene il governo Gentiloni, parla con libero della legge sullo ius soli e dice: "Il principio è giusto. I tempi sono sbagliati ed anche la legge è fatta male". "Gli italiani hanno paura. Hanno l' impressione che il governo non controlli il territorio italiano e che chiunque vuole, si stabilisce in Italia. Sarebbe stato meglio prima dimostrare di avere la capacità di fare le espulsioni, i rimpatri, di rimandare a casa chi non ha diritto a stare qui. E solo dopo occuparsi di come dare la cittadinanza agli stranieri. Naturalmente questo si può fare solo se si fanno accordi coi Paesi d' origine".

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