IL SOLE 24 ORE - Eutanasia per i minori: sì del Belgio. E' il primo Paese (pag. 13)
- Roma nel fronte europeo dei dodici 'no' agli Ogm. Chiedono alla Commissione che ritiri le norme sul mais transgenico (pag. 41)
IL GIORNALE - Il Belgio: eutanasia anche per i bimbi. E' il primo Paese al mondo a legalizzarla senza fissare un limite minimo di età. La Chiesa protesta. Più di sette cittadini su dieci sono favorevoli. Il commento: un mondo che non ammette la sofferenza (pag. 12)
- Uccisa la madre della dolce morte. Olanda, è l'ex vice premier Els Borst (pag. 12)
- Sono troppi i bambini tolti alle famiglie: affidi cresciuti del 24%. L'ultimo rapporto: 30 mila minori via dai genitori. Brambilla: "Subito un osservatorio per vigilare su trasparenza e comunità" (pag. 14)
- La saga horror dei due Marius. Un'altra giraffa sul patibolo. Danimarca, crudeltà senza fine. Dopo il caso di Copenaghen, un altro zoo vuole abbattere un secondo esemplare (omonimo) per evitarne la riproduzione (pag. 16)
- Animali hi-tech. Un collare smart conta le calorie bruciate dal cane (pag. 16)
- La Regione taglia i fondi anti-aborto. Ridotte a un terzo le risorse economiche del progetto Nasko. Il Centro Mangiagalli: "Chiudiamo". I Centri per la vita: "Si chiude per tagli". Fondi passati da 7 a 2 milioni. Battaglia nella maggioranza (il Giornale Milano pag. 1 e 3)
- San Raffaele. I lavoratori bocciano il Regolamento (il Giornale Milano pag. 6)
IL MESSAGGERO - Belgio, sì all'eutanasia per i bambini. Approvata la legge. Il 'sì' del Parlamento, manca soltanto la firma del re. Sarà possibile per i malati terminali che soffrono molto. Il minore dovrà chiedere di morire e dimostrare a uno psicologo di capire che cosa significhi la sua scelta (pag. 1 e 15)
- Olanda. Uccisa la 'madre' della prima legge al mondo sulla dolce morte (pag. 11)
- Danimarca. Un'altra giraffa a rischio abbattimento (pag. 11)
- Droghe leggere, corsa agli sconti di pena (pag. 13)
- Ancona, bellissima ma anoressica. Suicida ragazza immagine di 23 anni (pag. 14)
- Pronto soccorso, le liste d'attesa finiscono sul web (il Messaggero Roma pag. 34)
