In occasione degli incontri di oggi, definiti "realmente molto costruttivi", tra il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e i rappresentanti dei Comitati per il Sì e per il No al referendum costituzionale del 4 dicembre "è stato attivato un canale di comunicazione tra la Farnesina e i Comitati per segnalare tempestivamente eventuali casi che destano preoccupazione" in merito al regolare svolgimento del voto degli italiani all'estero. E' quanto apprende l'Adnkronos da fonti diplomatiche.
Quanto alle modalità, si spiega che "è istituito un focal point della direzione generale della Farnesina (che si occupa appunto delle procedure di voto), a cui i Comitati del Sì e del No possono segnalare casi preoccupanti o informazioni ricevute, la gran parte dei quali - sottolinea la fonte - come è emerso anche durante gli incontri di oggi sono infondati, per esempio perché non in linea con il dettato della legge o manifestamente delle 'bufale'".
Si cita ad esempio un caso concreto affrontato proprio durante gli incontri di oggi: "Qualcuno avrebbe detto di essere stato presidente di seggio a Buenos Aires durante le politiche del 2013, e di aver visto che 'era tutto un grande caos'. Ebbene una cosa del genere - si spiega - è impossibile, perché non esistono seggi all'estero per le politiche e per i referendum, ma solo il voto per corrispondenza che poi i consolati mandano in Italia. Tra le casistiche che preoccupano c'è stata anche questa", conclude la fonte, sottolineando come il canale Farnesina-Comitati servirà proprio a evitare questo.
