"I miei post non sono a favore del sì o del no. Però sono ragionamenti molto problematici sul no, questo lo ammetto. Perché quelli che propongono il no, propongono un referendum su Renzi ma non sanno come gestire il dopo". Michele Santoro risponde così all'Adnkronos sui post in tema referendario che hanno suscitato ampio dibattito e polemiche sul web ma anche sulla carta stampata.
"Ho un rapporto con la mia community sui social - aggiunge il giornalista - che non ha alcuna finalità di indirizzare il voto. Negli anni si è costruito un clima di dibattito e confronto con questa community, prima che fosse infestata dalla propaganda", sottolinea Santoro, che in questi giorni festeggia il successo del suo documentario 'Robinù' al festival di Amsterdam, dopo gli applausi ottenuti alla Mostra del Cinema di Venezia. Sulla scia di questi risultati il doc, che racconta le storie di alcuni baby boss della camorra, uscirà in 200 sale italiane il 6 e il 7 dicembre, distribuito da Videa. Pochi giorni dopo, giovedì 15 dicembre, Santoro tornerà su Rai2 con 'Italia'. Ma l'argomento è ancora top secret. "Non posso dirlo perché stiamo lavorando su due ipotesi completamente diverse", conclude il giornalista.
