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Regionali Lazio, rebus primarie: Pd e centrosinistra sciolgono ultimi nodi

14 novembre 2022 | 16.38
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Si definisce il percorso verso il voto. Primo passaggio la Direzione regionale del Pd convocata per domani alle 17

(Fotogramma)
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Primarie o candidatura unitaria? Il centrosinistra nel Lazio definisce il percorso verso le prossime elezioni regionali. Il primo passaggio è la Direzione regionale del Pd convocata per domani alle 17. Mercoledì, invece, una riunione di coalizione dovrebbe chiudere la partita in vista del voto regionale in programma a inizio 2023, dopo il passo avanti formale della scorsa settimana di Alessio D'Amato.

"Sarà la coalizione a decidere se fare le primarie. D’Amato è disponibile a farle", aveva spiegato il segretario regionale del Pd Bruno Astorre annunciando la candidatura dell'assessore alla Salute per i dem. Quello della Direzione Pd è un passaggio obbligato per formalizzare la candidatura D'Amato. Il tempo stringe, le date ipotizzate per il voto sono il 5 o il 12 febbraio ma potrebbe anche esserci un 'election day' il 5 marzo. Il Pd deve anche tenere d'occhio le scadenze nazionali che, con il probabile anticipo del Congresso dem, potrebbero creare un ingorgo tra gazebo.

Dopo la rottura con il M5S e l'addio del 'campo largo', nel Lazio "il punto è assicurare al candidato del centrosinistra il massimo appoggio possibile", spiega un deputato romano dem. In quest'ottica si ragiona se tenere o meno le primarie. Calenda ha già dichiarato che non sarà ai gazebo, pur garantendo il suo appoggio alla candidatura D'Amato comunque questa si concretizzerà.

Ma a frenare, in queste ore, sull'appoggio all'assessore alla Salute è il fianco sinistro della coalizione, con SI e Verdi: "Chi dà la linea programmatica, Calenda o il candidato alla presidenza della Regione Lazio?”, ha chiesto Angelo Bonelli. Tra gli altri alleati, il Psi ha avviato un confronto interno in questi giorni dal quale è emerso un giudizio positivo su D'Amato ("è una buona candidatura") ma anche l'auspiscio di tenere insieme un fronte più ampio possibile.

Anche nel Pd non manca la discussione interna sul nome di D'Amato, come ha dimostrato la presa di posizione di Marco Miccoli sul percorso che ha 'incoronato' D'Amato candidato dem. In caso di primarie è pronta a scendere in campo la consigliera della lista Civica Zingaretti Marta Bonafoni, il cui nome era circolato anche per un ticket con D'Amato.

Infine, anche nel centrosinistra regionale gli occhi sono puntati sulle scelte del centrodestra, ancora alle prese con un totonomi di cui fanno parte il presidente della Croce rossa Francesco Rocca e il vice presidente della Camera Fabio Rampelli.

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