"Pubblico e privato collaborino, politica non entra nelle scelte artistiche"
"Il modello di sistema museale della città che vogliamo e su cui lavoriamo è quello del museo diffuso, nell'ambito del quale la città nel suo insieme deve misurarsi con uno standard di livello europeo". Questa la riflessione dell'assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Alberto Ronchi, intervenuto oggi a Palazzo D'Accursio alla conferenza stampa di presentazione di Arte Fiera (23-26 gennaio alla Fiera di Bologna) e del programma off Art City.
"Bologna deve uscire dalle barriere e dalla nostalgia del passato, quella legata a Balanzone - ha esortato Ronchi - e avere una visione più ampia e meno provinciale, a cominciare dal tema della collaborazione tra pubblico e privato". "Anche grazie a BolognaFiere - ha continuato l'assessore - abbiamo iniziato a fare proprio questo lavoro importante perchè la politica e le amministrazioni danno gli indirizzi, decidono i progetti e ragionano sui bilanci, ma senza le figure fondamentali di direzione, che danno concretezza e ossigeno, la politica e le istituzioni non farebbero nulla".
"Io ho il massimo rispetto per le direzioni artistiche - ha concluso Ronchi - e vi assicuro che mai la politica entrerà nelle scelte degli artisti, nè prima nè dopo. La politica sceglie i progetti, poi però li affida ai direttori artistici".
