L'ex premier libanese Saad Hariri, figlio ed erede politico di Rafiq Hariri ucciso in un attentato a Beirut nel 2005, è rientrato a Beirut dopo oltre tre anni di esilio volontario tra la Francia e l'Arabia Saudita motivato da timori per la sua incolumità.
La tv Il Futuro, fondata da Rafiq Hariri nel 1993, ha trasmesso immagini di Saad Hariri al suo arrivo a Beirut per un incontro con il premier Tammam Salam. Il colloquio, come riportano i media locali, è durato un'ora.
Hariri, leader sunnita del fronte anti-siriano del Libano, ha lasciato il Paese nel gennaio del 2011 dopo la caduta del governo di unità nazionale al culmine di un braccio di ferro con la coalizione capeggiata da Hezbollah e la dimissione di 11 ministri, espressione del movimento e dei loro alleati.
L'ex premier torna nel Paese dei Cedri in un momento in cui la tensione è alle stelle sulla scia del conflitto nella vicina Siria, dove miliziani di Hezbollah combattono al fianco delle forze del governo di Bashar al-Assad.
"Sono tornato perché la situazione del Libano lo ha reso necessario", ha detto Hariri dopo il colloquio con Salam.
L'ex premier ha fatto anche riferimento agli aiuti alle Forze Armate libanesi che l'Arabia Saudita si è impegnata a garantire dopo la battaglia scoppiata sabato scorso nel nordest del Paese dei Cedri con gruppi di jihadisti. Riad, ha annunciato due giorni fa lo stesso Hariri, ha promesso un miliardo di dollari a favore del Libano per la lotta al terrorismo.