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Incubi? Se pensi positivo sogni positivo

25 agosto 2018 | 17.14
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(Xinhua)
(Xinhua)

Le persone felici fanno sogni felici? E quelle serene e in pace con se stesse e con il mondo lo sono anche nel sonno? La risposta è sì e se potrebbe sembrare scontata, non lo era per la scienza. Partendo dal presupposto che l'immaginario onirico possa dire parecchio sullo stato di salute di un individuo, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi i ricercatori si sono concentrati finora sui sogni di chi soffre di qualche disturbo. Trascurando quelli dei sani.

Uno studio scandinavo pubblicato su 'Scientific Reports' (gruppo Nature) ha cercato di aggiustare il tiro e ha concluso che la notte svela l'anima, la mette a nudo. Ha dimostrato cioè che i tipi tranquilli e sereni, quelli in armonia, non solo pensano, ma sognano positivo. Vedono rosa al buio come alla luce del sole, perché riescono a controllare le loro emozioni non soltanto da svegli ma pure dormendo. E siccome anche per gli ansiosi la notte va come il giorno, i brutti sogni e gli incubi sono materia loro. I 'cuor contenti' non li fanno, perché è l'ansia a generarli e loro invece sono in pace.

Il lavoro, condotto su persone sane, è coordinato da Pilleriin Sikka, dottoranda in psicologia dell'università di Turku in Finlandia e tutor di neuroscienze cognitive all'università di Skövde in Svezia. Coautore Antti Revonsuo, docente di psicologia a Turku e di neuroscienze cognitive a Skövde.

"Volevamo affrontare importanti lacune nella ricerca su sogni e benessere - spiega Sikka - e capire come le emozioni dei sogni siano collegate non solo a diversi aspetti del malessere, ma anche a diversi aspetti del benessere, compresa la pace della mente. Il nostro è il primo studio che indaga su come questa caratteristica si riflette nel contenuto onirico". La ricercatrice tiene a sottolineare che "la pace della mente è uno stato interiore di armonia, una condizione di benessere più complessa e duratura della felicità, ma tradizionalmente associata a essa nelle culture orientali". Tanto che "diverse tradizioni filosofiche e approcci spirituali l'hanno sempre considerata centrale per la prosperità umana", puntualizza Revonsuo.

Gli autori hanno prima valutato attraverso un questionario lo stato di benessere/malessere dei partecipanti all'indagine. Poi nelle 3 settimane successiva li hanno invitati a tenere un diario dei sogni: ogni mattina, appena svegli, dovevano annotarceli tutti e descrivere le emozioni provate. E' emerso così che le persone con livelli più alti di tranquillità mentale riferivano 'sceneggiature' oniriche e sensazioni più positive, mentre quelle più ansiose riportavano emozioni negative. Un elemento che ha sorpreso gli scienziati è che gli aspetti generalmente associati al benessere non risultavano correlati ai contenuti dei sogni. "Sembra quindi esserci qualcosa di unico nella pace mentale e nell'ansia", riflette Sikka.

"Con gli studi futuri - conclude la psicologa - dovremmo cercare di comprendere se una migliore capacità di regolazione delle emozioni e l'autocontrollo in generale sono davvero qualcosa che caratterizza le persone con una maggiore tranquillità mentale, e se migliorare queste abilità si traduce in una maggiore serenità".

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