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Pediatria: disturbi del sonno per 1 bimbo su 4 sotto i 3 anni

13 marzo 2014 | 16.02
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Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - Continui risvegli, pianti, incubi notturni, paura del buio. Circa il 20-25% dei bambini da zero a 3 anni d'età, nei Paesi occidentali, presenta disturbi del sonno. Una percentuale che sembra addirittura in aumento, anche a causa della diffusione di giochi al pc, televisione, video-game. Eppure durante il riposo l'organismo risparmia energia e riorganizza tutte le sue attività metaboliche e funzionali. Lo ricordano gli esperti dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, in vista della Giornata mondiale del sonno, organizzata il 14 marzo dal World Sleep Day Committee dell'Associazione mondiale di medicina del sonno.

Per dare supporto anche sui disturbi del sonno dei più piccoli, dunque, al Bambino Gesù di Roma sono attivi da tempo l'Ambulatorio prima infanzia e lo Sportello del neonato: l'uno con approccio psicologico, l'altro prevalentemente clinico. Nonostante la maggior parte dei disagi nel dormire si possano prevenire o curare, "meno di un terzo delle persone afflitte da questi disturbi si rivolgono al medico". Nella sede di San Paolo Fuori le Mura, l'Ambulatorio per la prima infanzia interviene con approccio psicologico su ogni genere di alterazione del ritmo sonno-veglia: dal risveglio notturno per il prolungato allattamento al seno (oltre i 7 mesi), fino a quello dettato dai cambiamenti fisiologici nella vita del bambino.

L'ambulatorio si occupa anche di problematiche legate all'addormentamento, poiché è in questa fascia di età che il bambino dovrebbe iniziare ad addormentarsi da solo. Frequenti anche incubi notturni o risvegli agitati che richiedono la presenza del genitore vicino al bambino. Il Servizio di psicologia clinica interviene offrendo ai genitori e ai bambini la possibilità di un approfondimento ambulatoriale con incontri paralleli bambini-genitori in piccolo gruppo per affrontare le diverse problematiche. Per accedere all'ambulatorio è sufficiente avere una impegnativa per 'colloquio psicologico-clinico'. (segue)

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