Verona, 20 mar. (Adnkronos Salute) - "Un grazie ai titolari di farmacia e ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta del territorio dell’Azienda Ulss 21 di Legnago che si sono diligentemente attivati ed hanno iniziato a mettere in atto il processo di dematerializzazione della ricetta rossa". Questo il commento di Massimo Piccoli, direttore generale dell'Azienda Ulss di Legnago in seguito all'immissione della ricetta rossa digitale nel territorio dell'Ulss 21.
"Già 14 medici di medicina generale - aggiunge il Dg - hanno immesso nel sistema le prime ricette 'dematerializzate' pronte per essere 'scaricate' direttamente dal farmacista. I benefici attesi da questo processo, che per l’Azienda Ulss 21 si concretizza in circa un milione e 40 0mila ricette farmaceutiche nel 2013 - conclude Piccoli - sono i primi passi per una semplificazione della burocrazia. Infatti comporterà sicuramente un risparmio economico e di tempo sulla gestione delle ricette rosse cartacee, ma anche la diminuzione del margine di errore di compilazione e interpretazione della ricetta e di erogazione del farmaco. Si avrà quindi una semplificazione delle attività di rendicontazione e fatturazione da parte delle farmacie".
Tutte le 21 Aziende Ulss e aziende ospedaliere del Veneto sono impegnate nella realizzazione del progetto Fascicolo sanitario elettronico regionale in base alla delibera regionale 1671 del 7 agosto 2012. La dematerializzazione della ricetta rossa - spiega in una nota l'Ulss 21 - rappresenta la prima grande sfida di questo progetto che coinvolge tutti i 94.000 operatori socio-sanitari della Regione. La regione del Veneto ha individuato Arsenàl.It, Centro Veneto ricerca e innovazione per la sanità digitale, nel ruolo di coordinatore del progetto. Si tratta del Consorzio volontario delle 23 aziende per la sanità digitale che ha già coordinato lo sviluppo del progetto Veneto Escape per lo scarico online dei referti di laboratorio e altre iniziative come Renewing health per il telemonitoraggio di pazienti cronici.
