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Sanità: da fondi Ue a patto generazioni, idee pro specializzazioni mediche

02 aprile 2014 | 15.53
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Sanità: da fondi Ue a patto generazioni, idee pro specializzazioni mediche

Roma, 2 apr. (Adnkronos Salute) - Contributi dai medici con pensioni superiori ai 4.800 euro, ricorso alle risorse del Fondo sociale europeo e a quelle del Fondo di garanzia per i giovani. Sono le proposte per reperire i fondi necessari a sostegno "dell'indispensabile aumento dei posti per le specializzazioni in medicina, oggi negate a un laureato su tre", spiegano in piazza Montecitorio a Roma i giovani del Comitato pro concorso nazionale.

I giovani camici bianchi chiedono alle Istituzioni, in particolare ai ministri della Sanità e dell'Istruzione, di essere ascoltati per trovare soluzioni concrete al problema della carenza di posti disponibili per le specializzazioni mediche. Per i rappresentanti del comitato è possibile finanziare la formazione dei neolaureati attraverso "le risorse cronicamente inutilizzate del fondo sociale europeo in mano alle Regioni. La Regione Campania - ricordano - utilizzando queste risorse ha stanziato infatti 10 milioni di euro da destinare alla formazione post laurea di area sanitaria, se le altre regioni - dicono - ne seguissero l'esempio si potrebbe arrivare a consentire un consistente aumento dei posti messi a bando".

Il Comitato pro concorso nazionale, inoltre, chiede aiuto anche ai colleghi in pensione, proponendo di far ricorso al contributo di solidarietà, un prelievo una tantum, sui pensionati che possono contare su un'entrata superiore ai 4.800 euro mensili, i cui ricavati potrebbero finanziare il capitolo di spesa sui contratti di formazione nelle scuole di specializzazione e altre voci di spesa che riguardano i giovani medici. Inoltre la richiesta alle istituzioni è di attingere al "fondo di garanzia per i giovani".

"Il premier Matteo Renzi - ricorda Carlo Ninivagi del Comitato pro concorso nazionale - ha manifestato la volontà di estendere questo fondo anche a giovani fino a 29 anni implementando le risorse a disposizione fino a 1,7 miliardi di euro. Basterebbe destinare una percentuale inferiore al 4% di questo denaro ai giovani medici, ovvero 750 milioni, per finanziare ulteriori 3.000 borse di specializzazione quest'anno, arrivando a un totale soddisfacente di 6.500 borse più eventuali borse regionali".

Solidarietà e sostegno ai ragazzi in piazza è arrivato da Filippo Crimi del Pd che ha parlato con i manifestanti sottolineando la consapevolezza del Parlamento della gravità del problema e la volontà di trovare soluzioni. "Alcune cose sono state fatte - dice - per la formazione dei giovani medici sono stati reperiti 30 milioni per quest'anno con la legge di stabilità e 50 a partire dal 2015. Inoltre abbiamo presentato ed è stato approvato un emendamento per sbloccare ulteriori fondi dal 2015. E' evidente che ci sono ancora problemi da risolvere ma c'è anche la volontà di farlo".

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