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Sanita' Lombardia: esami by night e nei festivi, ok Consiglio a mozione

06 maggio 2014 | 19.54
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Milano, 7 mag. (Adnkronos Salute) - Sì del Consiglio regionale lombardo alla mozione presentata dalla Lega Nord per l'apertura degli ambulatori alla sera e nei fine settimana. "Il voto di oggi rappresenta un ottimo risultato nella direzione di un preciso obiettivo: ridurre le liste d'attesa per le prestazioni ambulatoriali e diagnostiche", commenta Fabio Rizzi, presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale e primo firmatario della mozione.

Il documento, spiega Rizzi, "chiede alla Giunta di coordinare le prestazioni aggiuntive già messe in campo dalle singole realtà ospedaliere, armonizzando e incrementando l'effettuazione di prestazioni ambulatoriali e radiologiche nei giorni festivi e nelle ore serali. Si tratta in pratica di seguire l'esempio del Veneto, tenendo conto che in Lombardia già moltissimi presidi ospedalieri hanno sperimentato il prolungamento di talune attività fino a tarda ora o al sabato mattina, ma finora in maniera non coordinata dalla Regione. Il provvedimento va incontro inoltre a una esigenza molto sentita dai cittadini, ovvero la possibilità di non perdere giornate o mezze giornate di lavoro per effettuare degli esami medici".

Per quanto riguarda i costi, continua Rizzi, "preciso che di tratta di azioni cosiddette isorisorse, ovvero a costo zero in quanto stiamo parlando di un risultato ottenibile utilizzando in maniera differente i fondi già a disposizione per gli incentivi". La Regione Veneto, sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi (Pd), "per allargare gli orari delle prestazioni diagnostiche e ambulatoriali, lo scorso anno ha messo a bilancio risorse aggiuntive per 30 milioni di euro. La Giunta lombarda solo pochi mesi aveva fatto invece un'altra scelta scegliendo di spendere 25 milioni di euro per acquistare pacchetti di prestazioni a strutture private allo scopo di abbattere le liste d'attesa. I risultati sono stati evidentemente insoddisfacenti e noi torneremo a chiederne conto in Commissione Sanità. Bene, dunque, qualunque azione che permetta di diminuire effettivamente le liste d'attesa migliorando la vita dei lombardi. Difficile però che si possa fare a isorisorse".

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