Milano, 15 mag. (Adnkronos Salute) - Dopo i fatti emersi dall'inchiesta sui presunti appalti truccati per Expo e la sanità lombarda, scatta l'ultimatum di Pd e Patto civico al presidente della Regione, Roberto Maroni: una settimana di tempo per concretizzare una svolta, oppure partirà una mozione di sfiducia nei confronti del governatore. La richiesta è quella di "compiere alcuni atti di forte discontinuità con il sistema di potere dell'ex Pdl e della Lega che governa la Lombardia da vent’anni".
In quattro mosse: quella più eclatante sarebbe "la revoca della delega all'assessore Mantovani, seguita dalla revoca degli incarichi ai manager della sanità indagati". A completare il quadro Pd e Patto civico chiedono a Maroni di "fermare l'invadenza della politica nelle nomine dei vertici di Asl e aziende ospedaliere", e di andare avanti con una riforma di tutti gli appalti. Maroni, avvertono Pd e Patto civico che oggi hanno tenuto una conferenza stampa per precisare la loro posizione, "ha tempo una settimana per difendere il buon nome della Regione e per imprimere la necessaria svolta. Se così non sarà, Pd e Patto Civico riterranno necessario chiederne le dimissioni per aver fallito nel compito più importante".