Roma, 21 mag. (Adnkronos Salute) - Pensioni ridotte ai minimi termini, costi di ticket e farmaci in costante aumento e tempi biblici per effettuare esami e analisi. Per ben due milioni di anziani è diventato quasi impossibile curarsi, almeno in Italia. E così, per alcuni, la soluzione diventa la 'fuga' all’estero, con pullman organizzati per trasportare tanti nonni italiani oltre confine, verso studi medici privati di Croazia, Romania e Ungheria specializzati in cure "dai prezzi decisamente più economici". E' quanto denuncia il dossier 'Nonni in fuga - Sanità poco accessibile per gli anziani. Si va nei paesi low cost', realizzato dalla Federazione italiana pensionati attività commerciali (Fipac) e presentato stamani a Roma in occasione della presidenza nazionale della categoria Confesercenti.
Sono 9 milioni, secondo il Censis, gli italiani che negli ultimi anni hanno rinunciato a curarsi. Di questi, 2 milioni sono anziani, una delle categorie più colpite dalla crisi economica e dall’aumento del costo della vita. Pensionati per i quali prezzi di farmaci e visite specialistiche sono diventati insostenibili. Un grave problema sociale che almeno 400 mila anziani, negli ultimi cinque anni, hanno deciso di affrontare andandosi a curare fuori dall’Italia, a volte senza neanche tornare. Ad ospitare gli over 65 italiani in fuga dal Ssn - afferma il dossier - sono Paesi come Romania, Cipro, Malta, Slovenia, Croazia, Ungheria, ma anche le Canarie, mentre la prima cura richiesta dai nostri connazionali in trasferta è quella odontoiatrica, e non a caso: si tratta infatti di una voce di spesa che in Italia non viene coperta dai Lea (Livelli essenziali di assistenza) se non per una ridottissima fetta della popolazione. (segue)