cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 15:18
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Arte e palato

Sant'Angelo in Vado, scrigno del Medioevo e capitale del tartufo bianco

21 ottobre 2015 | 13.40
LETTURA: 5 minuti

Sant'Angelo in Vado, scrigno del Medioevo e capitale del tartufo bianco

Già capitale della Massa Trabaria, antica regione storica tra la Romagna, la Toscana, le Marche e l’Umbria, scrigno del Medioevo e patria del tartufo bianco. Sant'Angelo in Vado, in provincia di Pesaro Urbino, s orge sulle rovine dell'antica città romana Tifernum Mataurense, nel 1635 fu elevata da Papa Urbano VIII al rango di città e promossa a diocesi. Ad attrarre i turisti i siti archeologici e l'arte legata alle chiese del piccolo comune, di poco più di 4mila abitanti, ma anche una delle principali produzioni locali: il tartufo bianco. Il pregiato fungo ipogeo viene celebrato, fino all'1 novembre, nella Mostra nazionale del Tartufo giunta quest'anno alla 52esima edizione. (FOTO)

"Cinquantadue anni di storia parlano da soli - afferma all'Adnkronos il sindaco di Sant'Angelo in Vado Giannalberto Luzi - E' evidente che questo mese della Mostra, che parte dal prodotto principe ossia il tartufo bianco pregiato, mette alla prova la nostra comunità e ci consente di mettere in vetrina in Italia e nel mondo un paese straordinario dal punto di vista ambientale, storico e dei nostri monumenti".

Tra i "reperti simbolo" del posto, la 'Domus del Mito', portata alla luce grazie a una serie di scavi nell'area di Campo della Pieve. La grande domus gentilizia, della fine del I secondo dopo Cristo e di circa mille metri quadrati, rappresenta uno dei più importanti ritrovamenti archeologici degli ultimi 50 anni: ricca di mosaici ben conservati, deve il suo nome proprio alle figure rappresentate, per la maggior parte legate alla mitologia classica.

Tra le Chiese da visitare quelle di Santa Caterina e di San Filippo

"Puntiamo tantissimo su questo reperto dal punto di vista della promozione e della divulgazione - afferma il primo cittadino - Ma intorno a questo grande patrimonio storico abbiamo una serie di monumenti: chiese, i musei e le vie del centro storico, dall'arte di età romana e medioevale, che convogliano nella Sant'Angelo in Vado degli ultimi secoli".

Tra i luoghi di culto da visitare, oltre al Duomo, la chiesa di Santa Caterina al Corso, con il suo portale gotico in pietra arenaria, la seicentesca Chiesa di San Filippo dall'originale pianta ottagonale, la Chiesa trecentesca e il complesso monastico di Santa Maria extra Morus, la Chiesa di Santa Chiara dal bellissimo portale del '700 in legno lavorato, le Chiese di San Francesco, di San Bernardino e di San Filippo.

Non solo il turismo, ma gran parte dell'economia è legata a una delle principali produzioni locali: il tartufo. Non a caso Sant'Angelo in Vado ospita il Centro sperimentale di tartuficoltura, il più importante d'Italia per lo studio e l'applicazione delle tecniche di tartuficoltura.

Tra gli eventi clou della Mostra la consegna del premio 'Tartufo d'oro'

E proprio al tartufo è dedicata la Mostra nazionale che qui si svolge da oltre mezzo secolo. La manifestazione, giunta quest'anno alla 52esima edizione, si snoda tra ottobre e novembre: un viaggio alla scoperta dei sapori e della tradizione legata al tartufo, ma anche l'occasione per promuovere una serie di iniziative culturali e sportive. Tra gli eventi clou della Mostra la consegna del premio 'Tartufo d'Oro', il più importante riconoscimento vadese, che domenica sarà assegnato a personalità di spicco.

Durante la manifestazione si tengono mostre fotografiche, esposizioni d'arte, prove di cucina, stand gastronomici, percorsi di trekking alla scoperta dei sentieri del tartufo, visite guidate, convegni e anche il motoraduno d'autunno. "Intorno al tartufo ruota una parte importante dell'economia locale", sottolinea Luzi secondo il quale bisogna mettere da parte le rivalità tra paesi legati a questo tipo di produzione.

"Parliamo di tartufo bianco pregiato delle Marche - osserva il sindaco - Sant'Angelo in Vado, nell'ambito del tartufo, ha almeno tre primati: la Mostra più longeva, l'unico centro di ricerca a livello nazionale e l'unico monumento esistente al mondo dedicato al cane da tartufo. Partendo da questi tre primati vogliamo mettere a disposizione di tutto il territorio il marketing legato al tartufo perché è giusto andare nel mondo come Marche".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza