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Scanzi vaccinato, verifica Asl: "Procedura corretta"

22 marzo 2021 | 16.15
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Dopo le polemiche l'Azienda sanitaria ha esaminato il caso

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"Nessuna irregolarità" nel caso di Andrea Scanzi, vaccinato con AstraZeneca al Centro Affari di Arezzo (nel primo giorno dopo la ripresa delle vaccinazioni seguite allo stop). Scanzi ha potuto essere vaccinato, spiegano all'Adnkronos fonti della Asl Toscana Sud Est, perché era stato inserito nella cosiddetta 'lista dei panchinari', cioè in un elenco delle persone che l'Azienda sanitaria, in caso di disdette degli aventi diritto, contatta per inoculare le dosi rimaste inutilizzate alla fine giornate ed evitare così che vengano gettate via.

La Asl Toscana Sud Est, come apprende l'Adnkronos, ha svolto una verifica interna sulla vicenda che ha sollevato molte polemiche, a partire dai social, ed ha concluso che "tutta la procedura si è svolta correttamente". La verifica è stata fatta dalla direzione generale dell'Azienda sanitaria, guidata da Antonio D'Urso, d'intesa con Evaristo Giglio, il direttore del distretto sanitario di Arezzo e responsabile del centro vaccinale dove Scanzi si è recato.

Il modulo per iscriversi nella lista di riserva è stato pubblicato on line dalla Asl Toscana Sud Est sabato scorso, un giorno dopo la vaccinazione di Scanzi. Già nei giorni precedenti, però, era stata stilata una lista con le segnalazioni dei medici di base da utilizzare in caso di dosi avanzate a fine giornata. Queste segnalazioni sono legate all'appartenenza delle persone da vaccinare a determinate categorie, tra cui quelle dei 'caregiver' familiari, nella quale rientrava Scanzi, con due genitori assistiti, uno dei quali anche in base alla legge 104.

Presidente Avis Toscana: "Vaccino Scanzi regolare"

"La vaccinazione di Andrea Scanzi è regolare". Lo dichiara all'Adnkronos Adelmo Agnolucci, aretino doc e presidente dell'Avis Toscana, che getta acqua sul fuoco delle polemiche: "E' previsto nella normativa dei vaccini che se si accudiscono persone fragili e a rischio, come lo sono i genitori anziani di Scanzi, si ha diritto al vaccino. Una cosa prevista anche per le badanti e per chi si prende cura in generale di soggetti fragili. Scanzi ha fatto ricorso a questa normativa e quindi è in regola, non ha fatto alcun intrallazzo per vaccinarsi prima".

Quanto ai ritardi in Toscana sulle vaccinazioni agli anziani, Agnolucci spiega che "il capogruppo Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli e il presidente della Commissione sanità Enrico Sostegni hanno appena chiesto una verifica in Commissione Sanità all'assessore Simone Bezzini sull'andamento del piano vaccinale. Ceccarelli e Sostegni chiedono che le 120mila dosi di vaccini Pfizer e Moderna annunciate per le prossime due settimane vengano destinate agli ultraottantenni e ai portatori delle patologie più gravi, con l'obiettivo di completare la vaccinazione entro aprile grazie alla collaborazione dei medici di famiglia e, se questi non bastassero, attivando tutte le risorse necessarie per consentire il raggiungimento dell'obiettivo".

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