"Perdiamo una grande atleta che ha onorato la scherma italiana e il nostro Paese". Con queste parole il presidente della Federscherma Giorgio Scarso rende omaggio a Margherita Granbassi nel giorno in cui la 34enne fiorettista triestina ha annunciato il ritiro dall'attività agonistica a causa del grave infortunio al ginocchio occorsole venerdì scorso a Torino, durante la prova di Coppa del Mondo. Granbassi in carriera si è aggiudicata tre titoli mondiali e 2 bronzi olimpici, con il fiore all'occhiello del titolo iridato individuale conquistato a Torino nel 2006 in finale sulla sua grande rivale Valentina Vezzali.
"Tante successi, le manca solo l'oro olimpico ma di Margherita mi ricordo non solo tutte le sue grandi vittorie -aggiunge Scarso all'Adnkronos- ma anche l'umiltà con cui aveva ricominciato da zero lo scorso anno, dopo un altro brutto infortunio. Non ci chiese nessuna scorciatoia e ricominciò dalle gare regionali". "Granbassi è stata un esempio per le giovani schermitrici non solo per la sua abilità in pedana ma anche per i suoi molteplici interessi fuori. Si tratta di una donna completa di cui il nostro movimento va orgoglioso", sottolinea il numero uno della scherma italiana che annuncia un incontro con Granbassi per parlare di progetti futuri.
"Ovviamente dipenderà da lei, non so quali siano di preciso i suoi progetti ma la federazione non chiude la porta a nessuno, tantomeno ai suoi atleti più rappresentativi. Ci piacerebbe potesse intraprendere la carriera da allenatrice come ha fatto Giovanna Trillini e altri campioni o magari una carriera da dirigente come Gianpiero Pastore. Le sue capacità potrebbero fare molto comodo al nostro movimento".
