L'aveva annunciato su Facebook il giorno stesso del terremoto. "Vado lì" aveva scritto sul post, prima di prendere il treno Napoli-Roma per arrivare poi ad Amatrice. Non voleva aiutare, però, come i moltissimi italiani, che in questi giorni si sono mobilitati per la popolazione colpita dal sisma, ma razziare, "rubare ai morti" o ai vivi, nelle case di chi è stato sfollato. Lo sciacallo, un 45enne partenopeo, sorpreso con il cacciavite in mano, mentre tentava di forzare la serratura di un'abitazione nella frazione amatriciana di Retrosi, ha aggredito e ferito con il cacciavite un carabiniere di Rieti, ma poi è stato arrestato. I militari hanno scoperto che aveva già precedenti per droga, ricettazione e porto abusivo di armi. Adesso dovrà rispondere anche dell'accusa di rapina impropria e lesioni personali.