La scrittrice tedesca Stefanie Zweig, autrice del romanzo bestseller ''Un'infanzia africana'', e' morta a Francoforte sul Meno all'eta' di 81 anni. L'annuncio della scomparsa, a funerali avvenuti, e' stato dato dalla famiglia. Nata il 19 settembre 1932 a Leobschutz, oggi in Polonia, da una famiglia di origine ebrea costretta a lasciare la Germania al tempo della dittatura nazista di Adolf Hitler, per sfuggire alle persecuzioni razziali, per volare in Africa, trascorse la giovinezza in una sperduta fattoria in Kenya. Zweig lascio' il Kenya nel 1947 all'eta' di 15 anni per fare ritorno in Germania, lavorando in seguito come giornalista per quotidiani locali di Francoforte.
Il libro piu' conosciuto di Zweig e' l'autobiografico ''Un'infanzia africana'' (1995), tradotto in sei lingue e pubblicato in italiano dalla casa editrice Tropea e poi ristampato da Net. Dall'opera e' stato tratto il film ''Nowhere in Africa'' di Caroline Link (2002), che ha ottenuto l'Oscar come miglior film stranier nel 2003.
Il romanzo inizia nel 1938, quando l'avvocato Walter Redlich emigra in Kenya con la sua famiglia: da anni gli viene impedito di esercitare la professione in Germania perche' ebreo. Ben presto dovranno scontrarsi con la dura realta' dell'esilio africano: mancano le comodita' della vita europea e i coloni inglesi sono ostili nei loro confronti. Ma fin dal suo arrivo la piccola Regina vive l'esperienza africana come un'avventura fantastica: grazie all'amicizia con Owuor, servitore personale della famiglia, prende confidenza con l'ambiente naturale ancora incontaminato e impara i rudimenti dell'idioma indigeno. Al termine della guerra l'incantesimo si spezza e Regina fara' ritorno in Germania al seguito del padre.
