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Scuole al freddo, Campidoglio contro Protezione Civile: "E' mancata allerta"

12 gennaio 2017 | 13.20
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(Fotogramma)
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Non c'è stata alcuna segnalazione da parte della Protezione Civile di Roma di una possibile allerta meteo e per questo non si è aperto il tavolo per gestire la preaccensione dei riscaldamenti negli edifici scolastici al rientro dopo le festività natalizie. E' quanto ha spiegato, durante la commissione Trasparenza convocata sulle problematiche che si sono registrate in alcune scuole della Capitale, l'ingegnere Domenico Leccese, responsabile della Gestione, progettazione, costruzione e manutenzione impianti di riscaldamento e di condizionamento dell'Unità organizzativa Impianti tecnologici del Simu.

L'amministrazione capitolina, è stato spiegato, ha agito sulla base di una comunicazione diretta della sindaca e non in base alla programmazione seguita a un'allerta.

"Nel 2012 c'era stata una allerta della Protezione Civile e si era aperto un tavolo di crisi per programmare - ha spiegato Leccese - Non è arrivato nulla il 5 gennaio di quest'anno, quindi ho suggerito l'accensione anticipata di due ore. Visto però il freddo, abbiamo anticipato di altre due ore accendendo i riscaldamenti alle 3, ritenendo congrua una pre-accensione di cinque ore prima dell'inizio delle lezioni".

"Il fatto che si è inoltre deciso di accendere i riscaldamenti sabato alle 18 - quindi 33 ore prima dell'apertura dopo le festività - non è che assicura al 100% che lunedì tutto sia funzionante perché noi comunque gestiamo gli impianti in via telematica e non direttamente sul luogo".

"Quando si imposta una programmazione il server comincia a chiamare una per una le centraline dei singoli edifici. Alcune non hanno preso subito la programmazione e sono partite più tardi. Bisognava quindi allertare le scuole in cui la programmazione non era partita, ma non si poteva fare perché sabato non avevamo accesso alle scuole per eventuali interventi. Per farlo ci deve essere una programmazione a monte con l'allerta meteo della Protezione Civile comunale che allerta il sindaco e quindi si apre un tavolo. A noi, però, non è arrivato nulla dalla Protezione Civile".

"L'ingegnere Leccese ci ha spiegato che di solito, tutti gli anni, di default parte la programmazione in cui è previsto un riscaldamento maggiore al rientro nelle scuole a gennaio dopo le festività - ha spiegato la consigliera del M5S Monica Montella - Se c'è un caso particolare di temperature così basse ci vogliono altri interventi come l'allerta della Protezione Civile".

L'ingegner Leccese ha poi precisato: "Le problematiche ci sono tutte le mattine perché si tratta di macchine termiche. E noi, oltretutto, abbiamo una diffusione su 1.200 chilometri quadrati con caldaie anche di 25-30 anni o più in edifici con anche più di 100 anni: quando si va a -5, un impianto programmato per zero gradi va in crisi. Abbiamo riscontrato 62 problemi su 1.137 scuole 'nostre', dai nidi alle medie inferiori".

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