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Si spaccia per noto pornodivo e ricatta Justine Mattera, pm pronto a chiedere rinvio a giudizio

12 gennaio 2016 | 13.17
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Justine Mattera (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Justine Mattera (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Per diverso tempo ha assunto una falsa identità virtuale sui principali social network spacciandosi per Franco Trentalance, pornodivo noto al grande pubblico, per ricattare la showgirl Justine Mattera. Ora l'uomo, messinese classe 1990, è indagato a Milano per sostituzione di persona e tentativo di violenza privata. Il pm Alessandro Gobbis, titolare del fascicolo, nei giorni scorsi gli ha notificato l'avviso di chiusura indagini ed è pronto a chiedere per lui il rinvio a giudizio.

I fatti risalgono all'estate-autunno del 2012. Il giovane, esperto di informatica, aveva letto che la soubrette e il pornodivo erano diventati amici. Così, come spiega il magistrato nell'avviso di garanzia contestuale alla chiusura delle indagini, "creando il falso profilo Facebook 'franco.trenta67' e il falso profilo twitter '@francotrentala1', si è sostituito illegittimamente alla persona di Franco Trentalance e ha indotto in errore Justine Mattera, con la quale intratteneva delle conversazioni telematiche attribuendosi l'identità del predetto Franco Trentalance".

Poi, a novembre, la decisione di rivelare alla sua interlocutrice virtuale la propria identità. A questo punto è scattato il ricatto, costato al giovane informatico l'accusa di tentativo di violenza privata. "Minacciando di rendere pubblici i contenuti delle conversazioni telematiche con Justine Mattera ritenute compromettenti, compiva atti inidonei diretti in modo non equivoco a costringere la predetta a proseguire le comunicazioni on line". Un tentativo di ricatto andato a vuoto, perché l'ex moglie di Paolo Limiti, "una volta resa edotta dalla sostituzione di persona" aveva interrotto i rapporti e si era rivolta alle forze di polizia denunciando i fatti.

Justine Mattera non è stata l'unica vittima del giovane messinese. In precedenza, precisamente a dicembre 2011, con lo stesso stratagemma aveva ingannato Irene Cao, scrittrice di romanzi erotici. Questa volta, però, l'identità assunta era quella del ciclista veneto Filippo Pozzato. Anche in questo caso l'uomo "creando il falso profilo Facebook e un falso profilo Twitter a nome di Filippo Pozzato, nonché il falso account e-mail 'filippo81_@hotmail.com'" si era sostituito "illegittimamente" al fuoriclasse del ciclismo e aveva indotto in errore Irene Cao, intrattenendo con lei "conversazioni telematiche attribuendosi l'identità" di Pozzato.

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