(Aki) - Nel reportage condotto dalla Bbc si parla infatti di interni quartieri svuotati, di edifici le cui facciate sono state distrutte, di cumuli di macerie al posto delle case e di strade bloccate dai resti di autobus carbonizzati per proteggere i passanti dal fuoco dei cecchini. Anche nel cuore della notte il silenzio viene rotto dal suono della guerra. ''Il regime sta minacciando i cittadini con i barili bomba e i raid aerei. Ha fatto sì che tutte le fazioni armate in citta' si unissero e avviassero operazioni congiunte'', ha spiegato alla Bbc Abu Bakri, leader delle Brigate Abu Amara, uno dei gruppi in prima linea.
"La vita qui fa schifo'', spiega Feras, un giovane insegnante di inglese che vive in uno dei quartieri attaccati. ''Non è vita. Abbiamo paura dei bombardamenti sulle nostre teste, giorno e notte'', ha aggiunto Feras, che ha sostenuto la rivoluzione contro il regime di Bashar al-Assad dal suo inizio, nel marzo 2011. Ma ora, dice, dal discutere di liberta' e democrazia si è passati a parlare solo di bombe e proiettili, privazione e disperazione. ''Molti gruppi armati stanno rubando dalle case, non stanno facendo niente di buono per la popolazione. Per questo la gente ha iniziato a odiare entrambe le parti. Non vogliamo né le forze del regime, né l'Esercito libero siriano. Vogliamo solo vivere in pace'', ha concluso.
