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Smog, avvisi di garanzia per Cirio, Appendino, Chiamparino e Fassino

19 febbraio 2021 | 12.53
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Inchiesta della procura di Torino

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

A quanto si apprende sono 9 i destinatari degli avvisi di garanzia emessi dalla procura torinese nell’ambito di un’inchiesta sullo smog. Si tratterebbe del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il suo predecessore Sergio Chiamparino, la sindaca di Torino e l’ex sindaco Piero Fassino, oltre agli assessori regionali e comunali che si sono succeduti negli anni nelle giunte regionali e comunali.

Alla base dell’inchiesta, partita qualche anno fa da un esposto di un cittadino, ci sarebbe per la procura la mancata adozione da parte delle istituzioni di misure sufficienti a contrastare l’inquinamento ambientale causato dalle polveri sottili.

"Apprendo di essere destinatario, insieme ad altri amministratori, di un avviso di garanzia relativo a reati ambientali. Ne sono sconcertato e stupito perché la mia amministrazione ha sempre optato per la tutela della qualità ambientale della città - dice Piero Fassino - In ogni caso quando conoscerò su quali addebiti è fondato l’avviso di garanzia, nel merito risponderò nelle sedi opportune".

"Il lavoro di quest’amministrazione a difesa della qualità dell'aria, dell'ambiente e della sostenibilità è sotto gli occhi di tutti. Gli sforzi e le iniziative messe in campo in questi anni ci sono stati riconosciuti anche a livello europeo - sottolinea la sindaca di Torino, Chiara Appendino - Porteremo tutto il lavoro svolto, le iniziative intraprese a difesa della qualità dell'aria sul tavolo del magistrato che sta svolgendo le indagini".

"In merito alla gestione degli interventi di contrasto all’inquinamento sono assolutamente tranquillo - afferma l’ex presidente del Piemonte, oggi consigliere regionale del Pd, Sergio Chiamparino - pur avendo affrontato una situazione ampia e complessa, ritengo di avere sempre lavorato per ridurre l’inquinamento e per migliorare la qualità ambientale della nostra Regione e di essermi impegnato per tutelare il Piemonte insieme alle altre Regioni dell’area padana. Quando mi saranno mossi gli specifici addebiti risponderò nelle sedi preposte".

"La Regione ha sempre operato nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea, non solo per dovere di legge ma anche perché la qualità dell’aria e il rispetto dell’ambiente rappresentano una priorità assoluta" dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati confermando che questa mattina hanno ricevuto "un invito a comparire nell’ambito di una inchiesta per fatti che partono dal 2015 e riguardano le misure a contrasto dell’inquinamento atmosferico sulla qualità dell’aria".

"Trattandosi di una contestazione fondata esclusivamente su elementi di carattere tecnico e scientifico, abbiamo dato mandato alla Direzione regionale Ambiente e all’Arpa di predisporre tutta la documentazione che comprova - concludono - come la Regione abbia sempre operato nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea".

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