Vendevano pacchi di pasta spacciandoli per italiani. Sotto le scritte "Italiano", "Milano", "San Remo", spiccava in bella vista il tricolore. È accaduto alla Fiera internazionale del Food di Anuga a Colonia, dove sotto l'etichetta italiana venivano venduti in realtà prodotti provenienti dall'Egitto e da Dubai. A scoprire e denunciare le contraffazioni è stata l’associazione italo-tedesca “Italian Sounding e. V.”, di cui fa parte Confagricoltura, nata per contrastare la commercializzazione di prodotti “falsamente” italiani. Ora i pacchi di pasta contraffatti non potranno più essere venduti né commercializzati in Germania.
Ad ottenere dal Tribunale di Colonia il blocco della vendita, per conto dell’associazione, sono stati gli avvocati Rodolfo Dolce e Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale). “Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding - ha dichiarato Mattia Dalla Costa - perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del "Made in", ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (Uwg)”.