"Siamo poche centinaia, ma siamo quasi la metà del Pil italiano. Dobbiamo esercitare fino in fondo questa responsabilità". A scandirlo è stato Antonio D'Amato che ha concluso così, a Verona, il Convegno nazionale della Federazione dei cavalieri del lavoro, di cui è presidente, dedicato a 'La sfida alle democrazie occidentali'. "Tra poco avremo le elezioni italiane e dovere irrinunciabile come Paese è giocare un ruolo di primo piano della costruzione di una Europa più forte e unita" ha detto D'Amato.
I cavalieri del lavoro attualmente sono circa 900. L'Ordine è stato istituito nel 1901 e nel corso degli anni sono stati nominati 2.847 Cavalieri. L'onoreficenza viene attribuita ogni anno dal presidente della Repubblica su proposta del ministro dello Sviluppo e sulla base di una istruttoria del Consiglio dell'ordine. Attualmente, accanto a D'Amato, alla guida ci sono 4 vicepresidenti: Vittorio Di Paola, Guido Finati Martinati, Stefano Possati e Luigi Roth.