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Manovra, cosa rischia l'Italia

21 novembre 2018 | 15.37
LETTURA: 3 minuti

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

L'Europa ha bocciato la manovra. La Commissione europea ha infatti ribadito la violazione, da parte dell'Italia, della regola del debito, il primo passo formale verso l'apertura della procedura per deficit eccessivo legata al debito, mai utilizzata prima nei confronti di un Paese dell'Eurozona. Tale procedura, se l'italia nel frattempo non riuscisse a riallineare i conti pubblici ai vincoli europei, potrebbe scattare già nella primavera del 2019, dopo che la Commissione avrà riesaminato il rispetto delle regole sulla base dei dati a consuntivo per il 2018. Ma cos'è e in cosa consiste?

Regolata dall'articolo 126 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la procedura per deficit eccessivo (Edp in gergo) scatta ogni volta che viene ravvisata una violazione del criterio del deficit (rapporto deficit/Pil al massimo al 3%), oppure del criterio del debito pubblico, che deve ammontare al massimo al 60% del Pil. Nel caso dell'Italia, mentre è stato rispettato il primo parametro (la manovra prevede il 2,4% di deficit/Pil nel 2019) il secondo criterio, quello del debito, è stato violato in quanto il debito pubblico italiano supera il 130% del Pil.

Una volta ravvisata la violazione, la procedura d'infrazione Ue prevede una quindicina di passaggi durante i quali il Paese 'indisciplinato', entro un determinato periodo e sotto il costante monitoraggio dell'Ue, dovrebbe correggere lo squilibrio di finanza pubblica e riportarlo in linea con i requisiti europei del deficit e del debito. Pena l'applicazione di alcune sanzioni. Dal deposito di una somma pari allo 0,2% del Pil alla sospensione di alcuni o di tutti i fondi europei strutturali e di investimento, fino all'imposizione di una multa con importo massimo pari allo 0,5% del Pil.

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