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Coronavirus, anche i satelliti scrutano il lockdown

10 aprile 2020 | 17.58
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Prima mappa immagini di Copernicus elaborata da e-Geos per la Protezione Civile, mostra ospedali e mercati di Torino

Coronavirus, anche i satelliti scrutano il lockdown

Anche i satelliti dallo spazio scrutano il lockdown determinato dalla terribile pandemia di Sars-Cov-2. Il Rapid Mapping del servizio Copernicus Emergency Management della Commissione europea ha infatti reso pubblica la prima mappa satellitare con immagini della città italiana di Torino per dare preziose informazioni richieste dalla Protezione Civile. A elaborare le immagini è stato un consorzio internazionale gestito dall'italiana e-Geos, società costituita da Telespazio 80% (joint venture fra Thales e Leonardo) e Agenzia Spaziale Italiana 20%.

Nelle mappe, realizzate dai satelliti del sistema europeo di Osservazione della Terra Copernicus, si identificano soprattutto l e aree ospedaliere ed i presidi mobili, i mercati rionali all’aperto, i parchi e le pertinenze del capoluogo piemontese. E' la prima volta che il servizio viene attivato in occasione dell’emergenza Coronavirus, sottolinea il colosso aerospaziale Leonardo.

Le mappe forniranno supporto, in questo caso, alla Protezione Civile che opera sul territorio del Comune di Torino. Dopo le misure di lockdown imposte dal Governo per limitare le attività sociali e contenere l’epidemia, la Protezione Civile ha bisogno, infatti, di avere un quadro sempre aggiornato della situazione sul territorio e sugli spazi pubblici soprattutto in vista della Fase-2 dell’emergenza.

Riguardo le aree ospedaliere, Leonardo spiega che le mappe satellitari consentono alle autorità sanitarie e di Protezione Civile il censimento di come si evolvono le diverse strutture mobili. La combinazione con dati provenienti dalle sezioni di censimento consente inoltre di individuare quelle strutture interessate da un maggior bacino di utenza potenziale, anche in relazione all’età della popolazione, in modo da poter comprendere rapidamente situazioni di possibile sovra-affollamento e criticità anche per valutare misure in vista della Fase-2.

Per quanto riguarda i mercati all’aperto, nelle 'foto' scattate dai satelliti del servizio Copernicus è possibile identificare le strade di accesso e le zone di pertinenza, le superfici disponibili e la densità massima di accesso dei cittadini. "La graduale riapertura dei mercati all’aperto, ma anche di quelli al coperto la cui ubicazione venga indicata dalle Amministrazioni Locali, potrà quindi essere gestita in modo oggettivo ed omogeneo dalle Amministrazioni" e "gli stessi tipi di dati saranno utilizzati per la mappatura di parchi e ville" spiega Leonardo.

In particolare, il programma Copernicus è coordinato dalla Commissione Europea in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea e con il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana ed ha l'obiettivo di monitorare l’ambiente e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, contribuendo alla gestione di emergenze umanitarie, disastri naturali e sicurezza della popolazione. Nell'emergenza Covid-19 è la prima volta che viene applicato il Copernicus Emergency Mapping Service, servizio attivo 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno e che consente di elaborare e rendere disponibili alla Commissione Europea, in poche ore dall’attivazione del servizio da parte dell’utente autorizzato, mappe satellitari di aree colpite da un disastro naturale o da crisi umanitarie.

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