Chiude 2016 con perdita netta di 92 mln
L'aumento di capitale necessario per il rilancio del Sole 24 Ore, alla fine, sarà di 70 milioni di euro. E' questa la cifra che il cda del gruppo editoriale ha deciso di proporre ai suoi azionisti - il principale è Confindustria - alla prossima assemblea, che sarà convocata nelle prossime settimane. Il cda, dopo aver approvato il piano 2017-2020, oggi ha messo il suo sigillo ai conti dell'esercizio 2016, che si sono chiusi con una perdita di 91,9 milioni di euro, contro la perdita rideterminata di 25,6 milioni di euro del 2015.
Dopo "opportune verifiche", ha spiegato il management, il cda ha la "ragionevole aspettativa" che la società editoriale "possa proseguire nella propria attività e concludere con successo l’aumento di capitale". La ricapitalizzazione " assicurerebbe l’equilibrio strutturale e di lungo periodo" per il Sole 24 Ore realizzando i presupposti per il successo del piano industriale 2017-2020.
Sempre in quest'ottica, sono state avviate le "opportune interlocuzioni con le banche" allo scopo di concordare una eventuale rimodulazione del debito finanziario. Oggi la posizione finanziaria netta è negativa per 50,7 milioni di euro e così il patrimonio netto, in rosso di 11,7 mln, con una diminuzione di 98,9 milioni di euro rispetto al patrimonio netto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, che ammontava a 87,2 milioni di euro.
Nell’esercizio 2016, il Sole 24 Ore ha conseguito ricavi consolidati pari a 284,1 milioni di euro, il margine operativo lordo (ebitda) è negativo per 27,5 milioni di euro.