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Somalia, autobomba a Mogadiscio: è strage

28 dicembre 2019 | 08.50
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Un centinaio i morti secondo fonti di polizia. L'attentatore suicida è entrato in azione vicino a un checkpoint alla periferia della città. Fonti locali all'Adnkronos: "Modus operandi compatibile con quello degli al Shabab. Un gruppo di ingegneri turchi possibile obiettivo"

Immagine di repertorio (Afp)
Immagine di repertorio (Afp)

E' salito a un centinaio di morti il bilancio delle vittime dell'attentato di questa mattina a Mogadiscio con un camion bomba. Lo ha riferito l'ufficiale di polizia, Ahmed Bashane, secondo cui "adesso abbiamo quasi 100 morti in questo terribile attacco". I feriti sarebbero decine.

Intanto i media ufficiali turchi confermano che ci sono due cittadini della Turchia tra le vittime dell'attentato. "La maggior parte delle vittime erano studenti universitari innocenti e civili", ha detto il sindaco della capitale, Omar Mohamud Mohamed, mentre un testimone, Mohamed Abdi Hakim, ha raccontato di aver visto "molti cadaveri a terra, alcuni dei morti sono ufficiali di polizia, ma molti sono studenti".

Secondo la ricostruzione del portavoce del governo, Ismael Mukhtar Omar, un attentatore suicida al volante di un'autobomba sarebbe entrato in azione vicino a un checkpoint lungo Afgoye Road alla periferia di Mogadiscio.

"L'unico obiettivo perseguito dai terroristi nel nostro Paese è di uccidere gente innocente in modo indiscriminato", ha detto il presidente somalo Mohamed Abdullahi Farmajo, che dopo l'attentato ha esortato il Paese a essere unito davanti "al nemico della dignità umana".

L'attacco non è stato ancora rivendicato, ma "il modus operandi appare assolutamente compatibile con quello degli al Shabab e obiettivo dell'attentato potrebbe essere stato un gruppo di ingegneri turchi che si trovava nei pressi del luogo dell'esplosione". Lo dicono all'Adnkronos fonti locali, secondo cui il team si trovava in zona per lavori legati alla costruzione di una strada nei pressi del checkpoint dove è saltato in aria il camion bomba.

"Le società turche lavorano per la ricostruzione della Somalia e tutto quello che è legato alla ricostruzione dà fastidio a chi il Paese lo vuole distruggere", osservano le fonti, spiegando che spesso dietro agli attacchi dei miliziani islamici degli al Shabab ci sono anche "motivazioni economiche: colpiscono con azioni spettacolari anche chi rifiuta le loro richieste di denaro".

Tra le vittime dell'attacco - avvenuto nel giorno in cui è stato approvato alla camera bassa del Parlamento il ddl sulla legge elettorale in vista delle elezioni del prossimo anno - ci sono anche molti studenti dell'università Benadir, che esattamente 10 anni fa, il 3 dicembre del 2009, furono obiettivo di un attentato durante la cerimonia di laurea. All'epoca rimasero uccise 22 persone, tra cui tre ministri.

"Il popolo somalo ha una resilienza notevole, ma ha provocato grande emozione il fatto che siano morti così tanti giovani, così tanti studenti, che rappresentavano il futuro del Paese, la futura classe dirigente", hanno sottolineato le fonti. Quanto alla forza degli al Shabab, a Mogadiscio si sottolinea come, per quanto sia "difficile dirlo in una giornata come questa, gli ultimi sei mesi abbiano prodotto risultati importanti nella lotta al terrorismo, grazie al rafforzamento delle misure di sicurezza ed ai progressi nella ricostruzione delle istituzioni".

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio "ha espresso profondo dolore e condanna fortemente il vile attacco di oggi a Mogadiscio: l'Italia sta al fianco di Somalia in queste tragiche circostanze", si legge in un tweet della Farnesina.

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, appresa la notizia del grave attentato in Somalia, si è messo in contatto in giornata con il senior del contingente italiano in Somalia, Colonnello Rollo, a cui ha rappresentato la vicinanza del governo. Il ministro è stato aggiornato sulla situazione molto critica a Mogadiscio. Al colonnello il ministro ha assicurato che l’Italia è accanto ai suoi uomini e donne impiegati in quella importante missione e al tempo stesso vicina al popolo somalo, così duramente colpito dal terrorismo.

Le forze armate italiane contribuiscono sin dal 2015 alla missione europea Eutm a Mogadiscio, il cui scopo è l’addestramento delle forze armate Somale. Il contingente italiano è composto da circa 100 militari con circa 20 veicoli tattici. Il ministro ha inoltre ribadito la vicinanza dell’Italia alla Somalia e l’impegno della Difesa a non lasciare sola la popolazione.

Il segretario generale delle Nazioni Unite "ha condannato con forza l'attacco terroristico" di questa mattina a Mogadiscio, costato la vita quasi ad un centinaio di persone. In una nota, Guterres ha sottolineato che "i responsabili di questo crimine orrendo dovranno essere assicurati alla giustizia".

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