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Mai cosi caldo in Artico, è strage di foche /Video

16 dicembre 2015 | 09.49
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(Infophoto) - INFOPHOTO
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La temperatura dell'Artico si sta scaldando, con temperature che non sono mai state così elevate da 115 anni, dando luogo a una importante migrazione della fauna locale e, indirettamente, alla morte dei cuccioli di foca. E' questo il triste bilancio pubblicato dall'Artic Report Card 2015, un rapporto scientifico pubblicato dalla Noaa, l'agenzia americana oceanica e atmosferica, secondo il quale la temperatura dell'Artico ha superato quella media di 1,3 gradi Celsius e si prepara a raggiungere il livello "più elevato dall'inizio delle rilevazioni nel 1900", come ha precisato l'agenzia.

Inoltre, l'ampliamento della superficie del ghiaccio ha raggiunto il suo massimo livello solo il 25 febbraio, e cioè due settimane in anticipo rispetto alla media, formando "la distesa più piccola dalle rilevazioni del 1979". Secondo quanto riportato da 'iTélé', Rick Spinrad della Noaa ha spiegato che l'Artico in particolare, tende a riscaldarsi circa due volte più rapidamente rispetto alle altre regioni del pianeta, avendo "conseguenze per la sicurezza mondiale, il clima e il commercio". Se si considerano inoltre le rilevazioni della temperatura media dell'Artico in un anno, e cioè tra ottobre 2014 e settembre 2015, è possibile notare un aumento di 3 gradi Celsius dall'inizio del 20esimo secolo.

L'innalzamento delle temperature riguarda anche la Groenlandia e l'Oceano artico, dove lo scioglimento del ghiaccio ha permesso ai raggi solari di penetrare nella superficie dell'oceano dando vita alla fotosintesi e alla proliferazione della alghe, come spiega il rapporto della Noaa: "Nell'Oceano artico è stato osservato un eccesso molto esteso di fitoplancton, che si estende fino al continente, comprendendo le acque situate a sud ovest e all'est della Groenlandia, nel mare di Bering tra l'Alaska e la Russia". Un riscaldamento anomalo, che colpisce soprattutto la vita dei trichechi che abitano la regione artica. La migrazione di questi animali sulla terraferma ha provocato la morte dei cuccioli di foca, come sottolinea il rapporto.

"Negli ultimi anni numerosi trichechi sono stati costretti a trascinarsi fino alla terraferma nel nord ovest dell'Alaska. Questo comportamento, osservato per via aerea, ha creato dei problemi di sovrappopolazione che ha generato una ressa, uccidendo i cuccioli di foca, rendendo la ricerca del cibo più difficile". L'allerta non coinvolge però solo i mammiferi, poiché anche i pesci sono vittime del riscaldamento dell'Artico. La loro migrazione provoca una nuova sfida in termini di sopravvivenza per le piccole specie, di fronte ora a nuovi predatori.

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