L'obiettivo è passare dalla gestione delle emergenze alla prevenzione, anche attraverso una maggiore consapevolezza di cittadini e amministratori
Il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi (Cng) Gian Vito Graziano è stato nominato nell'unità di missione Italiasicura per il contrasto al dissesto idrogeologico, presieduta da Erasmo D'Angelis. “La collaborazione con il presidente Graziano e i geologi ci permetterà di uscire dalla rincorsa alle emergenze che da decenni caratterizza l’intervento dello Stato e di entrare finalmente nella stagione della prevenzione dei grandi rischi alluvionali e di frane, e della maggior consapevolezza da parte dei cittadini e degli amministratori", commenta Erasmo D’Angelis
"La prima regola per evitare vittime e danni in un Paese fragile come l’Italia, infatti, è la corretta pianificazione urbanistica - continua D'Angelis - Su questo, il lavoro dei geologi italiani è stato fin troppo a lungo sottovalutato o colpevolmente rimosso. Per noi è determinante per voltare finalmente pagina”.
La struttura di missione, di recente costituita a Palazzo Chigi, sta coordinando le strutture dello Stato, delle Regioni e degli enti territoriali, e si avvarrà delle competenze professionali di alcuni consulenti esterni, tra cui di quella specialistica del geologo. Tutto il Consiglio Nazionale dei Geologi ha espresso pieno consenso ed entusiasmo.
“Questa nomina è un grande onore per il Consiglio – fa sapere il Cng - e soprattutto rappresenta il giusto riconoscimento per i geologi e per la loro indubbia capacità di leggere e comprendere le dinamiche del territorio, di valorizzarne le risorse, di individuarne i rischi e di saper trovare le soluzioni più compatibili e meno impattanti".
"Nella prima riunione della struttura si è già delineato il ruolo strategico che il Presidente D'Angelis ha affidato ai geologi – aggiunge Gian Vito Graziano - quello di individuare criteri e aggiornare le linee guida che indirizzino i progetti di messa in sicurezza verso una necessaria e preventiva configurazione degli scenari conseguenti all'inserimento di un'opera nel territorio".
"E' un segno importante - conclude Graziano - che potrebbe condurre nel futuro persino ad una riconfigurazione dei criteri generali che muovono la progettazione di un'opera ed è per questo che sento questa nomina con un grande senso di responsabilità".
