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I rifiuti sono una minaccia rilevante per il 72% degli italiani

19 giugno 2014 | 15.52
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Lo rileva l’indagine “Gli italiani e il riciclo dei rifiuti” condotta dall’Istituto Lorien Consulting per il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (Coou) e Legambiente, presentata durante la seconda giornata del Forum Rifiuti, a Roma

Dopo il lavoro è l’ambiente il tema che suscita le maggiori apprensioni dei cittadini. In particolare i rifiuti sono considerati la minaccia più rilevante (72%), mentre la raccolta differenziata è l’argomento ambientale su cui gli italiani si considerano più informati (78%). Lo rileva l’indagine “Gli italiani e il riciclo dei rifiuti” condotta dall’Istituto Lorien Consulting per il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (Coou) e Legambiente, presentata durante la seconda giornata del Forum Rifiuti, a Roma.

Secondo la ricerca, il 95% degli italiani si dichiara disponibile a fare la raccolta differenziata (i due terzi convinti che i rifiuti vengano riciclati). Ma cosa differenziano gli italiani? La gran parte, vetro, carta, plastica (85%), ma anche pile e batterie (79%) e umido (78%), mentre il 66% affida i rifiuti pericolosi a un professionista. Nel 63% dei casi la raccolta dei rifiuti differenziati avviene nei cassonetti su strada, nel 32% tramite porta a porta.

E a proposito di porta a porta , il 48% degli italiani ha capito che si tratta di un metodo vantaggioso, ma lo pratica solo il 32%. Il 59% dichiara di utilizzare le isole ecologiche.

Rispetto alle preoccupazioni degli italiani, dal 2011 al 2014 il tema della disoccupazione è passato a coinvolgere dal 93% al 96% dei cittadini. Subito dopo vengono inquinamento e ambiente che preoccupavano il 45% degli intervistati nel 2011 e che ora coinvolgono invece il 56% (stessa percentuale degli italiani preoccupati per la sanità pubblica). Lo spreco delle risorse è un argomento ancora molto sentito per il 40% degli italiani (erano il 27% tra anni fa) mentre l’approvvigionamento energetico riguarda il 26% del campione.

Tra i problemi ambientali quello dei rifiuti è sentito come prioritario dal 72% del campione; la gestione inefficiente preoccupa il 63% degli intervistati, mentre l’enorme quantità di rifiuti domestici prodotti il 52%. Per quanto riguarda le responsabilità, gli intervistati indicano per il 69% il comportamento individuale dei cittadini stessi, quindi le istituzioni locali (47%), il governo nazionale (41%), le associazioni ambientaliste (29%).

Tra i temi ambientali su cui gli italiani sono più informati troviamo in testa quello della raccolta differenziata dei rifiuti domestici (78%), seguito dal risparmio sui consumi domestici d’acqua e energia (52%), dal riciclo dei rifiuti(51%), dalla gestione dei rifiuti speciali come farmaci e pile (47%) e la gestione dei rifiuti pericolosi come oli usati e batterie(39%).

Tra i comportamenti personali sempre in tema di rifiuti, l’85% degli intervistati separa i rifiuti domestici e fa la differenziata di vetro, carta e plastica. Il 79% consegna negli appositi contenitori pile, batterie e farmaci; il 78% separa i rifiuti domestici per umido/organico, mentre il 66% affida i rifiuti pericolosi della propria auto (batterie al piombo, oli lubrificanti) a un professionista.

Tra i cittadini che fanno la differenziata, il 64% pensa che i materiali differenziati siano avviati al riciclo, il 15% pensa che tutto finisca comunque in discarica, il 7% pensa che finisca tutto nell’inceneritore e il 14% non sa. Il 40% dei cittadini che dichiara di non fare la raccolta differenziata, invece, motiva la scelta con la difficoltà di reperire cassonetti vicino casa (67%9, perché è inutile e va tutto in discarica (20%), non interessa (13%), non sa (13%), non ha tempo.

Infine, la raccolta differenziata avviene prevalentemente per raccolta stradale (63%), mentre per il 32% viene realizzata la raccolta porta a porta. Tra i due sistemi, quello su strada sembra avere un maggior vantaggio ambientale (48%) mentre quella porta a porta un maggior vantaggio economico. Il 77% degli intervistati dichiara la presenza di isole ecologiche nel proprio comune, mentre il 59% dichiara di utilizzarle.

Va bene la raccolta differenziata dell’umido, 4,8 milioni di tonnellate trattate nel 2012

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