(Adnkronos Salute) - Quanto poi alle tappe che hanno portato il metodo Stamina ad approdare ai Civili di Brescia, Spagnolo evidenzia: "Dodici casi, come quelli inizialmente approvati, mi sembrano troppi per rientrare in un uso non ripetitivo. In altre situazioni, dopo due o tre pazienti si è chiesto di fare una sperimentazione. Sono anche passati troppi mesi: i Civili hanno perso tempo perché si poteva cominciare una sperimentazione per pronunciarsi su fattibilità e possibilità di produrre un beneficio".
Sul differente epilogo di Stamina a Brescia, rispetto all'ospedale di Bergamo che ha subito chiuso le porte al metodo, Spagnolo osserva: "Non so quale sia stata la motivazione scientifica che ha mosso i medici di Brescia e il Comitato etico locale" ad aprire al metodo. "Mi pare strano che si possa accettare l'idea di fare o autorizzare qualcosa di cui non si conosce il contenuto. Se fosse così non sarebbe una cosa buona".