(Adnkronos Salute) - Anche la nomina iniziale era stata assai informale. "Ho saputo che il ministro, in un comunicato, mi aveva indicato come presidente da amici che avevano letto la notizia", prosegue Ferrari. E per quanto riguarda la 'revoca', di cui Ferrari è venuto a sapere a mezzo stampa, "non ne ho ancora capito la ragione. Penso di aver fatto il mio dovere, quando mi hanno chiesto di mettermi in gioco. E avrei continuato a farlo, se me lo avessero chiesto".
"Ovviamente - continua lo scienziato - sono sicuro che le persone designate a sostituirmi faranno bene e anche meglio di me. Per quanto mi riguarda non ho bisogno di un lavoro o di una poltrona, quindi mi sento molto libero. Mi ero messo a disposizione per i pazienti. E, umanamente, il mio impegno per loro resta", ha concluso Ferrari che ieri, arrivato in Italia, ha incontrato una famiglia di malati conosciuta nel corso dei suoi incontri nel mese e mezzo da presidente designato."I rapporti umani restano, la compassione è fondamentale per fare il medico".