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Strage di Bologna, un fumetto-inchiesta racconta 'Le verità negate'

07 agosto 2020 | 16.34
LETTURA: 3 minuti

In libreria da settembre, sarà presentato alla Camera (FOTOGALLERY)

Strage di Bologna, un fumetto-inchiesta racconta 'Le verità negate'

Si intitola “Le verità negate” il fumetto di Ferrogallico che, a 40 anni dalla strage di Bologna, racconta e ripercorre tutte le piste relative all'eccidio del 2 agosto 1980 "che la Procura non ha voluto seguire o alle quali non ha voluto dare credito investigativo" (FOTOGALLERY). La casa editrice diretta da Marco Carucci, che ha già pubblicato albi come 'Sergio Ramelli', 'Brigate Rosso Sangue', 'Foiba Rossa', lo distribuirà in tutte le librerie italiane a partire da settembre e lo presenterà in anteprima alla Camera dei Deputati mercoledì 9 settembre alle ore 14.00.

Il fumetto è una graphic novel precisa e documentata, sceneggiata da Riccardo Pelliccetti, disegnata da Francesco Bisaro, e curata, per ciò che riguarda l’apparato di note a corredo e per tutti i riferimenti alla vicenda giudiziaria, dall’avvocato Valerio Cutonilli, autore, tra l'altro, con il giudice Rosario Priore, del libro "I segreti di Bologna" (Chiarelettere, 2016) che per primo tirò fuori il giallo dell'86esima vittima della strage. Una vera e propria indagine giornalistica, arricchita dalle prefazioni di Nicola Porro e Gian Marco Chiocci e completata dall'intervento di Paola Frassinetti, Fondatrice e membro dell'Intergruppo parlamentare "La verità oltre il segreto".

Ad arricchire il volume inoltre ci sono due importanti dossier di Massimiliano Mazzanti, il primo sulla vicenda della salma di Maria Fresu e sulla presenza di una 86° vittima mai identificata dagli inquirenti, il secondo chiarificatore sulla questione dei presunti fondi della P2 volti a finanziare i Nar per la strage di Bologna, oltre all’intervista esclusiva che Stefano Sparti (figlio del teste chiave del processo di Bologna per la condanna degli ex Nar Valerio Fioravanti e Francesca Mambro) ha rilasciato a Riccardo Pelliccetti.

Oltre 30 pagine di documenti inediti raccontano verità diverse da quelle giudiziarie e documentano le tesi e le suggestioni che il fumetto propone. Per la strage di Bologna, com’è noto, sono stati condannati come esecutori Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, tutti all'epoca esponenti dei Nuclei Armati Rivoluzionari, mentre nell'ultimo processo, cominciato quasi 40 anni dopo la strage, è stato condannato all'ergastolo un altro ex Nar, Gilberto Cavallini.

Ma, nonostante le verità giudiziarie, sono molte le cose non tornano, a partire dai tanti depistaggi che vengono raccontati anche nel fumetto. Ed ancora le evidenze delle ultime perizie che sono arrivate a dimostrare la presenza di una 86° vittima (mai identificata). E poi ci sono le innumerevoli voci di politici di tutti gli schieramenti, fino alle massime cariche dello Stato, che hanno sempre indicato una verità diversa da quella dei giudici di Bologna. Tante poi le vignette che mettono in luce anche la pista palestinese, scartata dalla procura, con i riferimenti al terrorista filopalestinese 'Carlos lo Sciacallo’. “I ripetuti attentati del Gruppo Carlos contro obiettivi indiscriminati, come treni e stazioni, evidenziano i limiti del teorema su cui è fondata l’inchiesta sulla strage di Bologna”, si legge in una delle tante vignette del fumetto “Le verità negate”.

“Non fornisco risposte, non regalo certezze, non introduco nuovi teoremi, pongo invece delle domande”, spiega l’autore dell'albo Pelliccetti, che, dopo la presentazione alla Camera, porterà il fumetto in tour per una serie di presentazioni, alcune delle quali già fissate, tra cui Bologna (16 settembre), Verona (22 settembre), Trieste (25 settembre), Milano (29 settembre) e Pietrasanta (10 ottobre).

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