Sarebbero 46 i dipendenti (su un totale di 102) del Comune di Sulmona (L'Aquila) coinvolti nella maxi inchiesta sull'assenteismo dal posto di lavoro che ha portato gli uomini della Guardia di Finanza a scoprire un fenomeno di grosse proporzioni.
La Procura della Repubblica della città ovidiana ha concluso le indagini nei confronti delle persone sottoposte a controllo a cui sono stati contestati i reati di truffa aggravata e di false attestazioni o certificazioni nell'utilizzo del badge da parte di dipendenti pubblici, reato quest'ultimo previsto dall'art. 55 quinquies del D.Lgs 165/2001.
Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Stefano Iafolla hanno consentito di rilevare, in un arco temporale ampio circa 7 mesi, gravi irregolarità. Molti tornavano a casa a pranzo senza timbrare l'uscita dal posto di lavoro, altri uscivano dall'ufficio per andare al bar o a fare shopping.
Secondo quanto appurato dalle Fiamme Gialle c'era addirittura chi, con la complicità del collega presente in ufficio, registrava l’inizio o la fine del servizio pur essendo assente, raggiungendo poi in netto ritardo l’ufficio o allontanandosene in largo anticipo. Tra le contestazioni di cui devono rispondere, c'è anche l'illegittima fruizione dei buoni pasto.
Il lavoro delle Fiamme Gialle è stato minuzioso non solo nei riscontri dei cartellini magnetici, con appostamenti ma anche con l'ausilio di telecamere. Della vicenda è già stata interessata la Procura Generale della Corte dei Conti.