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Mostre: Tales-On allestisce a Bogotà 'Pasolini e il Mondo Terzo'

13 luglio 2015 | 18.28
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Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini

Dopo la mostra allestita a Madrid negli spazi di Casa de América e l'installazione realizzata a Baranquilla nell'ambito del Carnaval de las Artes, l'esposizione 'About the Error/Sobre el Error' raggiunge Bogotà per il suo evento conclusivo di questa prima serie di attività focalizzate in Colombia. In questa occasione il programma si arricchisce con la mostra 'Pasolini ed il Mondo Terzo' realizzata in collaborazione con l'Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna da Tales-On, un progetto che nasce dal desiderio di creare una piattaforma multilaterale non-profit di ricerche culturali su differenti territori dell’emisfero sud del mondo e sulle loro rispettive esperienze artistiche e antropologiche. L’esposizione verrà inaugurata il 30 settembre prossimo, arricchendo così l'offerta culturale della capitale colombiana nel suo momento di massimo fermento, durante la fiera di arte contemporanea ArtBo. (Fotogallery)

Tales-On, a cura di Marco Milan, si sviluppa attraverso l’utilizzo e la sollecitazione di media diversi, invitando artisti e intellettuali a collaborare e a riflettere attorno ad un tema definito, generando così un archivio di pensieri e creazioni ispirati ai grandi temi contemporanei fruibili anche nel sito www.tales-on.com. Il progetto, un rimando contemporaneo ai cafè sulla Rive Gauche che hanno alimentato il tessuto culturale attraverso l'integrazione dei linguaggi e delle discipline, è ispirato e supportato da Bristot, storico marchio di caffè bellunese che fin dall’inizio ha sposato Tales-On e ne è diventato parte integrante, con il fine specifico di condividere una filosofia d’indagine e valorizzazione delle preziose voci degli autori di confine. Il tema della ricerca è l'errore.

"Volevamo superare l'accezione negativa e banalizzante di questo termine - spiega Milan - attraverso testimonianze e percezioni difformi dal culturalmente assonante ed aspettato, indagando la contraddizio-ne, la resistenza e perché no, l’opposizione. Iniziamo dall'America Latina per la sua capacità di proporre strade alternative e visioni eterodosse in rapporto ai temi sociali, economici e culturali". Le mostre rappresentano due modi diversi e complementari di intendere l'errore, tema di questa prima serie di eventi. La figura di Pier Paolo Pasolini è un ponte ideale tra le diverse interpretazioni di questo vocabolo e tra diverse culture.

La mostra 'About the Error/Sobre el Error' raccoglierà, presso la Biblioteca Luis Ángel Arango, le esperienze di 4 artisti colombiani già parte integrante di un libro d'artista distribuito gratuitamente a 500 istituzioni in tutto il mondo all’interno di un quadro di libera diffusione del pensiero. Mateo López, Nicolás Paris Vélez, Daniel Salamanca e Daniel Santiago Salguero – che insieme a Bernardo Ortiz, Óscar Collazos, Guiller-mo Linero Montes, Efraim Medina Reyes, Robert H. Marlowe e Juan Manuel Roca hanno lavorato sul volume edito da La Fabrica - saranno protagonisti del progetto, ciascuno con un’opera inedita in continuità con quanto realizzato in precedenza per il libro d’artista.

Quattro bacheche conterranno i loro lavori e ad ognuna di esse sarà accompagnato un contenuto video che dialoga con l’opera esposta in un processo di decostruzione ed integrazione. All'interno del Museo de Arte Contemporaneo Banco de la Republica, sempre nel centralissimo quartiere della Candelaria, la sezione con retrospettiva 'Pasolini ed il Mondo Terzo svilupperà' il tema dell'errore lavorando su alcune aree dell'opera del grande scrittore e regista italiano di cui ricorre quest'anno il quarantennale della morte.

Pasolini, tra gli anni '60 e '70, ha sottolineato nelle sue opere un presente senza speranza, criticando in maniera diffusa il presunto sviluppo del mondo. Lui, con una forte radice di italianità, laico con un latente desiderio di senso, "ha cercato nel Mondo Terzo un ideale di purezza e di diversità disconnesso dalle regole del progresso occidentale, un mondo che non riesce più a ritrovare nemmeno nelle tanto amate borgate romane, fulcro della sua ispirazione e creatività", dice Milan.

Nei numerosi viaggi in Oriente ed in Africa lo scrittore si confronta con un altro tipo di umanità, con altre risposte ai quesiti della vita, riuscendo a sviluppare delle affinità superando le barriere linguistiche. Emerge preponderante un desiderio di comprensione e di alternativa: il diverso diventa una nuova possibilità, che tuttavia non lo soddisfa appieno, riportandolo sempre e comunque alle sue radici. Questi riferimenti all'Africa e all'Asia rappresentano l'anticipazione delle prossime tappe di Tales-On, un viaggio tra i continenti e le culture.

La retrospettiva si sviluppa presentando, con qualche eccezione, principalmente opere meno conosciute dell’autore e testimonianze originali raccolte attraverso la collaborazione con l'Archivio Pasolini, seguendo 3 principali cardini tematici a cui saranno abbinate proiezioni ed approfondimenti su diverse opere dell'intellettuale bolognese.

Le battaglie di Pasolini, le sue prese di posizione e la sua stessa sfera privata, hanno causato scandalo, denuncia ed incomprensione, in un approccio fortemente intriso di moralismo preconcetto ed incapacità d’analisi sensibile verso l’uomo e l’intellettuale, salvo poi venir riabilitate in epoche recenti, dimostrando tutta la modernità nella critica ad un progresso ottuso e borghese.

Marco Milan ha deciso di visualizzare questo legame teorico attraverso un'installazione che troverà spazio nel cortile antistante al Museo de Arte Contemporaneo: 5 “porte” sonore conterranno altrettante tracce audio che riprodurranno la lettura di un brano originale del poeta scelto tra i libri oggetto della mostra. Gli stessi libri, saranno poi collocati in diversi luoghi di sosta all’interno del Museo e segnalati con dei totem permettendo così al pubblico di leggerne dei passi durante le loro visite.

Gli spazi scelti per le due esposizioni hanno un rapporto di scambio molto preciso, come spiega lo stesso Milan: “Il progetto sin dalla sua origine si basa proprio sulla contaminazione tra arti visive e scrittura per generare indagini territoriali e sociali su più piani di percezione e ricerca. L’idea è quella di un incrocio concettuale tra i due edifici, con la letteratura ospite delle arti visive e le opere d’arte ospitate nella biblioteca, connettendo così in una linea immaginaria il progetto 'About the Error' con la retrospettiva su Pasolini, che diventa essa stessa opera artistica multimediale".

"In questo ribaltamento di prospettiva, l’intento è quello di indurre ad una riflessione sugli stessi luoghi e modi del fare arte contemporanea oggi, cercando di far emergere nuove vie e possibilità d’interazione con il pubblico per mezzo di lavori concepiti come filtri e passaggi paralleli alle funzioni primarie dei luoghi deputati all’esibizione", conclude Milan.

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